Ragazza sequestrata a Riccione, 18enne obbligata a prostituirsi

Era prigioniera di una coppia che è stata arrestata dai carabinieri. Per liberarsi ha inviato un messaggio ai parenti in Svizzera

I carabinieri hanno liberato la ragazza che era segregata in un residence (foto archivio)

I carabinieri hanno liberato la ragazza che era segregata in un residence (foto archivio)

Riccione (Rimini), 18 marzo 2020 - È arrivata in Italia dalla Romania, con i sogni che la sua giovane età portava con sé. Ma il paradiso si è trasformato in un inferno, e la libertà in una piccola stanza dove era di fatto confinata e costretta a prostituirsi. Un incubo finito nei giorni scorsi quando i suoi aguzzini sono stati fermati dai carabinieri della compagnia di Riccione con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, inoltre sono stati accusati di sequestro di persona.

Il viaggio della ragazza appena diciottenne era iniziato in Romania dove era scappata dalla propria famiglia ed aveva incontrato un uomo che le ha mostrato un mondo diverso, in Italia, dove poteva coltivare il proprio futuro. All’arrivo nel Belpaese, giorno dopo giorno il sogno di una vita felice si è trasformato in una discesa all’inferno. Con l’uomo, infatti, ad accoglierla in Italia si è presentata anche una donna, entrambi connazionali della diciottenne. Sono bastate 24 ore dall’arrivo per capire cosa stava accadendo.

La giovane è stata subito costretta a posare in biancheria intima per alcuni scatti. Le immagini sono finite in poco tempo in rete su siti per uomini in cerca di appuntamenti. A tenere i contatti con i clienti ci ha pensato la donna. Dopo le foto sono arrivate le minacce anche fisiche della coppia, lui di 33 anni mentre la donna ne ha appena 25, se la ragazza si fosse ribellata. La diciottenne poteva solo presentarsi in strada e attendere i clienti, almeno fino a quando i divieti imposti dall’emergenza legata al Covid 19 non hanno reso troppo rischioso lo stare sul marciapiede. A quel punto la coppia ha deciso di costringere la giovane nella stanza di un residence. Per la 18enne il sogno di una vita normale in Italia è rimasto fuori dalle mura della camera. Non poteva nemmeno uscire visto che veniva chiusa dentro a chiave. E quando la porta si apriva era anche peggio perché scattava il momento di ricevere la clientela maschile.

La speranza per la ragazza era legata a un semplice messaggio che è riuscita a inviare a un parente della famiglia residente in Svizzera. Ed è stato dalla Svizzera che è giunta la segnalazione ai carabinieri di Riccione. Immediatamente i militari dell’Arma sono piombati davanti al residence per cercare la giovane, e l’hanno subito trovata. Era riuscita a scappare in strada, senza scarpe. In evidente stato di agitazione ha spiegato ai carabinieri cosa le era accaduto. Alla giovane sono state subito prestate le cure del caso, mentre per i suoi aguzzini e scattato il fermo con tanto di trasferimento nelle carceri di Forlì e Rimini in attesa che le indagini offrano un quadro completo delle circostanze, cosa che potrebbe portare alla convalida del fermo giudiziario.