Rapina e assalto in gelateria a Rimini, pistola alla tempia: "Fuori i soldi o vi sparo"

Terrore alla Romana in via Marecchiese, rapinatore solitario minaccia i dipendenti con la pistola e poi scappa con l’incasso

Rapina con pistola dalla Romana in via Marecchiese

Rapina con pistola dalla Romana in via Marecchiese

RImini, 7 aprile 2022 - Due minuti di puro terrore. Tanto è durato, l’altra sera, l’assalto del rapinatore solitario alla gelateria del gruppo La Romana che si trova in via Marecchiese. Ma nonostante la paura, una delle dipendenti ha avuto il coraggio per telefonare di nascosto alla Polizia. Gli agenti si sono precipitati sul posto, purtroppo del malvivente non c’era più traccia ma è stato immortalato da parecchie telecamere in zona.

A raccontare l’incubo che lei e i colleghi hanno vissuto è Marzia, dipendente nonché responsabile della gelateria. "E’ una delle più vecchie – ricorda lei con orgoglio –. E’ stata aperta oltre vent’anni fa e non era mai capitata una cosa simile prima". Già, una rapina del genere, "per di più a quell’ora, chi mai poteva immaginarsela?". Alle 21 e 31 il rapinatore solitario fa irruzione nella gelateria di via Marecchiese entrando dalla porta principale. Indossa il casco, per nascondere il volto, e ha già la pistola in pugno. La punta contro la ragazza al banco, l’unica presente in quel momento lì. Non ci sono clienti e i tre colleghi sono dietro in laboratorio. Il rapinatore le intima di svuotare la cassa, lei scappa e va a dare l’allarme ai colleghi. Il rapinatore mantiere il sangue freddo, raggiunge i quattro dipendenti in laboratorio (tre donne e un uomo), puntando la pistola contro e minacciandoli: "Se non mi date tutti i soldi che avete nella cassa giuro che vi sparo. Lo faccio davvero, vi sparo".

A quel punto a uno dei quattro non resta che assecondare il rapinatore, e seguirlo nella sala d’ingresso della gelateria dove si trova il registratore di cassa. "Apri subito", gli ordina il malvivente, che porta guanti di lattice per non lasciare impronte. Con una mano gli spinge la testa verso il cassetto, con l’altra gli punta la pistola alla tempia. Marzia, la responsabile della gelateria, si nasconde in un angolo e chiama il 113. Passano due minuti e arrivano le Volanti della Polizia a sirene spiegate. Ma del rapinatore non c’è più traccia. Di sicuro si è allontanato a piedi dalla Romana e ha girato l’angolo, come mostrano i filmati delle (tante) telecamere in zona. Sul posto anche gli uomini della scientifica, per cercare gli indizi utili a risalire all’identità del malvivente.

"Non l’abbiamo visto in volto – racconta Marzia – ma sembrava di carnagione scura. Parlava abbastanza bene, ma molto probabilmente non era italiano. Quello che più ci ha colpito è stata la sua freddezza". La pistola utilizzata, come è risultato poi durante i rilievi, non era vera. Si trattava di un’arma giocattolo. "Ma lo abbiamo scoperto soltanto dopo: nella fuga si è staccato un pezzo della pistola che è risultato essere di plastica". La paura martedì è stata tanta, ma i dipendenti ieri sera erano di nuovo tutti al lavoro. "E’ il modo migliore per superare lo shock – dice Marzia – Ma penso e ripenso al fatto che l’altra sera potevano esserci dei clienti e poteva avvenire una tragedia". Da quantificare ancora il bottino, ma sarebbe superiore ai mille euro.