Rapina San Marino: chi è Ambrogio Rossini, l'imprenditore massacrato

L'aggressione al patron della Cartiera Ciacci, preso a calci e pugni dai banditi. Una vita spesa per la sua azienda

Ambrogio Rossini

Ambrogio Rossini

San Marino, 26 gennaio 2022 - Un’aggressione brutale al rientro a casa. Calci, pugni e polsi legati, prima di fare perdere le proprie tracce. Un vero e proprio agguato quello teso lunedì sera, intorno alle 19, al noto imprenditore sammarinese Ambrogio Rossini, proprietario della Cartiera Ciacci, una delle aziende più note nella piccola Repubblica, leader nel settore e acquistata dalla famiglia Rossini alla fine degli anni Settanta.

L’imprenditore sammarinese, 85 anni, stava rientrando nella sua villa di Murata, in una zona residenziale del Castello di San Marino Città, a bordo della sua auto di grossa cilindrata. Una volta parcheggiato in garage, l’uomo è stato sorpreso alle spalle da tre individui con il volto coperto, probabilmente stranieri, che hanno iniziato a sferrare calci e pugni con una violenza inaudita. Le urla dell’imprenditore hanno attirato l’attenzione della governante, una donna di 57 anni originaria dell’Est Europa, che non ha perso tempo ed è subito scesa in garage. E i tre banditi non hanno risparmiato nemmeno lei.

Prima di darsi alla fuga a bordo dell’auto con la quale l’imprenditore sammarinese aveva fatto rientro a casa. In loro soccorso, poco dopo, è arrivata la moglie del sammarinese, anche lei attirata in garage dal trambusto e dalle urla dei due.

È stata lei a chiamare le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli uomini della Gendarmeria e poco dopo due ambulanze del 118. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine del monte Titano, dopo aver legato l’imprenditore e la governante, i tre uomini non avrebbero neanche provato ad entrare in casa dove si trovava la moglie di Rossini, ma si sarebbero limitati a scappare con l’auto del padrone di casa. Auto che, poco dopo, i banditi hanno abbandonato a pochi chilometri dalla villa, nel parcheggio della chiesa di Murata. 

Al momento, quindi, non si esclude nessuna pista, quella della rapina non andata a segno e quella dell’agguato per intimidazione. Gli uomini della Gendarmeria hanno diramato le ricerche su tutto il territorio, presidiando fino a tarda notte tutte le zone di confine con l’Italia, a caccia dei tre uomini e di eventuali complici.

Chi è Ambrogio Rossini

Ha girato il mondo, ha fatto la gavetta Ambrogio Rossini prima di fare ritorno a San Marino e acquistare la Cartiera Ciacci, quell’azienda che nel tempo è diventata una delle più note di San Marino.

Classe 1936, originario di Gualdicciolo, Rossini dopo gli studi va all’estero. Nel 1954 decide di andare a lavorare con i fratelli in Francia, in un’impresa edile. "Io facevo la calce", ha raccontato in un’intervista rilasciata qualche anno fa al settimanale sammarinese Fixing. Poi gli Stati Uniti e a New York Rossini, erano i primi anni Sessanta, prende in gestione anche un ristorante. In America si sposa e poco dopo fa rientro a San Marino con la moglie. Qualche anno più tardi, decide di acquistare la Cartiera Ciacci dall’allora proprietario Alfredo Ciacci.

In quella cartiera, una delle prime realtà industriali di San Marino, 15enne, Rossini aveva fatto qualche lavoretto da ragazzo a due passi da casa a Gualdicciolo, nel Castello di Acquaviva. Cartiera che sotto la gestione della famiglia Rossini viene rilanciata. Nel 1980 vennero effettuati investimenti per produrre carta per ondulatori esclusivamente da carta da macero riciclata, abbandonando definitivamente l’utilizzo della paglia. Si iniziò a produrre carta di tipo Medium e Fluting.

Poi negli anni Novanta l’azienda si trasforma, ampliandosi. Un’azienda che, in oltre 40 anni è diventata la seconda casa di Ambrogio Rossini. Tanto che ieri, dopo l’aggressione, dal suo letto d’ospedale dove i medici lo hanno tenuto in osservazione, chiedeva già di poter tornare operativo dietro la scrivania della sua azienda.

d.f.