Rappresentazione ideata in occasione del centenario dalla nascita del regista riminese

Al teatro degli Atti lo spettacolo ispirato al diario del maestro, portato in scena dalla compagnia Korekanè

Migration

Arriva a teatro Il libro dei sogni di Federico Fellini. A portare in scena lo spettacolo Federico dei sogni, liberamente ispirato al ‘diario’ del grande maestro, sarà, sabato e domenica al Teatro degli Atti, la compagnia Korekanè. Ideato e scritto nel 2019, pensato per il 2020, anno del centenario dalla nascita di Fellini, lo spettacolo sarà un vero viaggio dentro l’inconscio che ha generato il cinema onirico del regista riminese. "I suoi sogni, di cui ci rimane testimonianza visiva e testuale – racconta Chiara Cicognani, regista e attrice di Federico dei sogni –, prendono corpo in questo spettacolo corale, in cui il sognatore cammina come un equilibrista tra il tragico e il grottesco, proprio come nei suoi film. Nell’universo onirico di Fellini sono già presenti diversi elementi che ritroviamo nei film, ma anche le sue insicurezze e le sue paure, la perdita delle persone care, Giulietta, la madre, lo stesso psicanalista, Fellini sognava la vecchiaia, la paura del fallimento, la sua condizione di artista". Da anni la compagnia Korekanè si occupa della materia dei sogni nei suoi spettacoli. Partendo dallo studio su Ingeborg Bachman e la sua modalità di scrivere inserendo spesso stralci di sogni e di incubi, è stato generato lo spettacolo ‘in-cubo’.

"Con questo nuovo spettacolo – continua Cicognani – siamo approdati a un altro modo di intendere e indagare il mondo del sogno e dell’onirico, partendo dalle suggestioni di Fellini. Questo per noi, che portiamo avanti la nostra attività artistica a Rimini e abitiamo gli stessi luoghi d’infanzia di Fellini, è fonte di grande ispirazione e partecipazione". Immagini e suggestioni saranno i protagonisti dello spettacolo. "Per la realizzazione di Federico dei sogni siamo partiti da ciò che Fellini rappresenta e ha rappresentato, attraverso il suo mondo visionario portiamo in scena l’aspetto onirico e poetico. In scena una ventina di attori che hanno partecipato ai nostri corsi che gravitano intorno all’Area K, la nostra sede, Bellaria e Verucchio". Una messa in scena originale, capace di fondarsi su un’architettura solida che prende spunto dalla vastità delle opere di Fellini, ma che tiene conto come punto di partenza del famoso Libro dei sogni, in cui il maestro esplicita la parte segreta di sé. "Iniziato nell’estate del 2019 – conclude Cicognani – questo progetto è stato ideato e scritto insieme a Elisabetta Gambi, che ci ha lasciati poco dopo il debutto del primo studio alla biblioteca di Bellaria. Alla sua memoria vogliamo dedicarlo".