Reddito di cittadinanza Accusa archiviata contro l’albergatrice

Il gip, su richiesta del sostituto procuratore, ha disposto per lei l’archiviazione. Si è concluso in questo modo il calvario giudiziario che una 50enne riminese ha dovuto affrontare per aver percepito diversi assegni di reddito di cittadinanza, per un totale di 10mila e 400 euro, tra aprile 2019 e settembre 2020. Alla donna era stato contestato di il reato di dichiarazione infedele (con una pena fino a sei anni) per aver omesso, nella domanda presentata, di possedere quote sociali di un hotel dismesso, che non produceva utili da anni. Difesa dall’avvocato Enrico Graziosi, la 50enne è riuscita a dimostrare di aver agito in quel modo su indicazione del Caf a cui si era rivolta per compilare la pratica. La somma indebitamente percepita è stata inoltre restituita.