Riccardo Muti dirige il gran finale della Sagra

Il maestro torna al Galli dopo tre anni per chiudere la 73esima stagione: sarà lui alla guida dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini

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Da Zubin Metha a Riccardo Muti il cerchio si chiude. Una stagione da incorniciare quella numero 73 della Sagra Musicale Malatestiana, aperta lo scorso 18 luglio dal grande direttore d’origini indiane, che sarà chiusa sabato dall’italianissimo Muti. Una stagione che ha visto sul palco del Tearo Galli nomi di spicco della musica internazionale: da Vladimir Jurowski a Antonio Pappano, da Maria João Pires a Muti, da Metha appunto a Muti. Alla guida di compagini strumentali quali l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa

Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e la Philharmonia di Londra.

Il gran finale di sabato vedrà il ritorno del maestro partenopeo, a tre anni dall’apparizione sul podio del Teatro Galli per l’inaugurazione della 70esima edizione della Sagra, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Muti sarà alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, che vedrà il celebre direttore sul podio assieme alle voci del soprano Juliana Grigoryan, del mezzosoprano Isabel De Paoli, del tenore Klodjan Kaçani, del basso Riccardo Zanellato e dei Cori Luigi Cherubini e Cremona Antiqua.

La Messa da Requiem fu composta da Verdi per celebrare Alessandro Manzoni in occasione del primo anniversario della scomparsa dello scrittore verso cui il compositore provava da sempre una grande ammirazione. L’opera fu terminata il 10 aprile 1874 e il debutto della nuova partitura ebbe luogo con esito trionfale nella chiesa di San Marco a Milano sotto la direzione dello stesso Verdi a cui seguirono due esecuzioni al Teatro alla Scala e successivamente altre sette esecuzioni all’Opéra Comique di Parigi, su invito di Camille Du Locle, amico e collaboratore di Verdi. Il successo spianò la strada ad ulteriori esecuzioni in tutta Europa. A questa partitura Muti ha legato storiche interpretazioni nel corso della lunga sua carriera, tra cui il concerto del 1981 con Jessye Norman, Agnes Baltsa, José Carreras, Yevgeny Nesterenko, il Coro e l’Orchestra della Radio Bavarese – la cui registrazione si è aggiudicata il Premio Dutch Edison Klassik 2022 – e fra le più recenti va ricordata l’esecuzione alla testa della Chicago Symphony Orchestra and Chorus, premiata con due Grammy Award. Il concerto al Galli sarà realizzato in collaborazione con Riccardo Muti Italian Opera Academy.

Mario Gradara