Coronavirus Riccione stagione balneare. "Via da giugno"

Amministrazione e categorie chiedono al governo una soluzione per il turismo: "Vogliamo aprire, ma ci servono aiuti"

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi

Riccione, 6 maggio 2020 - "La stagione balneare deve iniziare il primo giorno di giugno". Un solo coro per far sentire la propria voce fino a Roma. È quello delle categorie economiche e club di prodotto riccionesi che assieme all’amministrazione comunale sostengono la posizione del G20, la realtà che raccoglie 20 tra le principali località di mare in Italia.

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Ad aderire all’iniziativa del G20 sono oltre amministrazione comunale, Federalberghi Riccione, Cooperativa Bagnini, i Consorzi Riccione Sport, Riccione Bike Hotels, Riccione Turismo e Family Hotel. "All’esecutivo che ha annunciato per il fine settimana un pacchetto di aiuti a favore delle piccole imprese, anche del settore turistico, diciamo che darci una mano a lavorare sarebbe un aiuto all’economia dell’Italia intera" premette il sindaco Tosi. Ripartire, questa la parola d’ordine. "Il governo deve ascoltare i sindaci delle città balneari".

E dalla spiaggia Diego Casadei, presidente della Coop bagnini incalza. "Esistono da tempo delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e sulla base di queste abbiamo proposto ai tavoli di lavoro insieme con le Istituzioni competenti, un protocollo che vuole declinare queste direttive nella realtà della spiaggia. Non è possibile non avere ancora una risposta". Bruno Bianchini presidente di Federalberghi chiede "certezze, almeno da un punto di vista delle possibili date di riferimento. Siamo dispostissimi all’apertura e nonostante il poco tempo a disposizione per i necessari preparativi, siamo altrettanto disposti a spenderci per questa data. Ma necessitiamo di tutele noi, i nostri collaboratori, i nostri fornitori ed i nostri clienti. Il protocollo che dovrebbe regolamentare tutta l’attività della filiera alberghiera è stato redatto ma non è ancora operativo in mancanza di tutti i nullaosta necessari".

Intanto l’incertezza blocca le prenotazioni. "L’incertezza di non avere una data genera disdette e non produce nuove prenotazioni - dice Andrea Ciavatta dei Family Hotels -. Bisogna avere la data dell’apertura della stagione balneare proprio per questo motivo. Senza data, qualunque essa sia, ad oggi non possiamo lavorare". Claudio Righetti dei bike hotel chiede "protocolli approvati. Non capisco perché ovunque ve ne sono mentre in Emilia Romagna no". Così si rimane in attesa "di una risposta dalla Regione e dal Governo in un senso o nell’altro - aggiunge Franco Vannucci di Riccione Turismo - perché non solo dobbiamo essere certi sulla data, ma anche sulle soluzioni che come categoria abbiamo proposto".

Altrimenti "senza protocolli approvati che ci permettano di capire la fattibilità del nostro lavoro, - aggiunge Paolo Semprini di Riccione Sport - con una circolazione interregionale e senza incentivi dal governo alle famiglie per andare in vacanze, si fa fatica a ipotizzare di fare turismo quest’anno".