Riccione prende le distanze: "Oltre le 18 miglia"

La sindaca Angelini: "Non ho firmato il documento. Mi batterò per far sentire la nostra voce"

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"Farò sentire la voce della mia città", dice la sindaca di Riccione Daniela Angelini sul progetto della centrale eolica in mare. E per cominciare fissa a "18 miglia la distanza minima delle pale dalla costa". Le 12 miglia indicate dal Pd e dagli altri sindaci "sono insufficienti". Se questo non bastasse a porsi su un altro piano rispetto al Pd provinciale, il Comune prende anche le distanze dal documento congiunto dei sindaci di centrosinistra e del Partito, che promuoveva la centrale eolica a determinate condizioni. "Non abbiamo sottoscritto il documento firmato dagli altri sindaci, ma condividiamo il fondamento: la promozione delle fonti rinnovabili e gran parte delle osservazioni da presentare al ministero". Una precisazione che arriva dopo gli attacchi di Elena Raffaelli della Lega. "I sindaci Pd sono partiti in quarta con il progetto dell’eolico. A stupire è il primo cittadino di Riccione, che solo pochi giorni fa in consiglio si dichiarava contraria al progetto, auspicando che a bloccarlo fosse il centrodestra. Un pessimo scarica barile, visto che Angelini due anni fa aveva condiviso, da segretaria di Cna, l’ordine del giorno delle categorie contro il parco eolico". Le posizioni riminesi sul progetto, sempre più accondiscendenti, a Riccione non sono passate. La Lega resta contraria al progetto. Il Comune prende le distanze da Rimini, Misano e Cattolica e dalle stesse pale indicando ben 18 miglia. Infine la sindaca cerca di riavvicinarsi alle categorie che anche ieri si sono sentite per far sentire il proprio no al progetto. Tutto questo accade mentre chi deve prendere una decisione si trova a Roma. "Nel caso il governo decida di andare avanti, lotterò per ottenere il meglio per la città".