Riccione torna in D, ma lo stadio è un rebus

Sotto la guida dei fratelli inglesi Peasland i biancazzurri agguantano la promozione. "Ci presenteremo al bando per gestire l’impianto"

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"Siamo arrivati qui un anno fa e nei nostri obiettivi c’era la promozione. E l’abbiamo centrata". La società dei fratelli inglesi Byron e William Peasland è stata di parola. La Fya Riccione con loro al timone, nel primo campionato utile è stata promossa domenica scorsa, e torna finalmente in serie D. Festa grande negli spogliatoi per la squadra e poi la sera a cena. Riccione torna così a sognare con il calcio dopo le vicissitudini del recente passato che avevano relegato ad altri periodi storici i successi e le emozioni del pallone riccionese.

Ma c’è anche dell’amaro in una vittoria che al contrario avrebbe dovuto portare solo festa, soprattutto in città. Per prima cosa non ci sarà una evento a Riccione per festeggiare la promozione, avvenuta domenica sul campo del Cittadella Vis Modena. La società ammette che al momento non è previsto nulla. Anche mister Mirco Taccola mastica amaro. "E’ vero. Oggi questa squadra è ubriaca di felicità e ci godiamo un momento storico. Nessuno ce lo potrà togliere. Diciamolo, abbiamo fatto la storia e questo rimarrà dentro ognuno di noi e dei ragazzi. Sarebbe stato bello tornare in città e vedere Riccione festeggiare, ma questo non è accaduto. E non credo accadrà nei prossimi giorni. Dispiace per questi ragazzi, lo avrebbero meritato". Venerdì ci sarà un altro momento della società e giocatori con alcuni dei tifosi storici. Sul sostegno della città alla squadra, il mister ha qualcosa da ridire, mentre la società non commenta. Ieri a congratularsi a mezzo stampa per il risultato ottenuto è stato il candidato sindaco Daniela Angelini: "Una importante e bellissima notizia per la nostra città. Un risultato che ci ricorda il valore dello sport. Per questo bisogna puntare su ‘Riccione città dello sport?". Il sindaco uscente Renata Tosi si è congratulata con la Fya sulla propria pagina Facebook.

La promozione era uno degli obiettivi che la società del fratelli Peasland si era data, ma non l’unico. C’erano anche la creazione di eventi legati al mondo del calcio e non solo. La volontà di legare i risultati sportivi a importanti campus e tornei di livello internazionale, fino ad arrivare a veri e propri pacchetti turistici con destinazione Riccione. Tutti progetti che rimangono in piedi, sottolinea la stessa società che si dice "molto soddisfatta per avere concretizzato questo obiettivo già dal primo anno”. Ma sulla strada dei fratelli Peachland e della squadra restano alcune incognite. La prima riguarda l’impianto sportivo attualmente in gestione. Nei giorni scorsi si è aperto il bando per il suo affidamento. "Noi ovviamente parteciperemo", spiegano dalla società. Il secondo nodo da scogliere riguarda il terreno di gioco, la cui omologazione è scaduta e si dovrà lavorare ancora una volta con la Lega per una proroga, in attesa di investimenti, sul campo e anche sulla struttura.

Andrea Oliva