Rimini, Alpini in marcia contro la violenza sulle donne

La vice sindaca: "Bella risposta dopo le accuse all’Adunata". Ma loro mettono in chiaro: "Non veniamo alla camminata per chiedere scusa. L’unica denuncia è finita in nulla".

La marcia degli uomini  Archiviate le molestie  gli alpini sfilano  contro la violenza

La marcia degli uomini Archiviate le molestie gli alpini sfilano contro la violenza

Rimini, 24 febbraio 2023 – Ci saranno anche gli alpini a sfilare nella Camminata degli uomini contro la violenza sulle donne, in programma sabato 4 marzo dall’Arco d’Augusto a piazza Cavour.

"Ci fa piacere la presenza degli alpini dopo gli episodi segnalati nei giorni dell’Adunata nazionale dello scorso maggio – dice la vice sindaca Chiara Bellini –. E’ stata molto bella la loro risposta di contrasto alle molestie". Bellini si riferisce alla campagna di sensibilizzazione lanciata a fine gennaio dall’Associazione nazionale alpini, sul sito web (www.controlemolestie.it) e con una serie di incontri con esperti e associazioni femministe.

"Nella lotta per i pari diritti tra i generi anche gli uomini devono cominciare a metterci la faccia, smettendola di smarcarsi – afferma Donato Piegari, di DireUomo Spazio ascolto uomini maltrattanti’, che organizza la camminata con altre associazioni –. La violenza di genere riguarda tutti gli uomini, non solo qualche spostato. Gli uomini violenti vivono nella quotidianità".

"Non veniamo alla camminata di Rimini per chiedere scusa – mette subito in chiaro Massimo Cortesi, direttore della rivista L’Alpino, che guida il gruppo di lavoro sulle molestie –. Veniamo perché abbiamo attivato un’operazione importante: vogliamo che si cancelli l’equazione alpino uguale molestia. Noi non vogliamo essere parte del problema ma parte della soluzione".

Va ricordato che l’unica denuncia, contro ignoti, presentata dopo l’Adunata di Rimini, è stata archiviata dalla procura. "Ma dopo l’Adunata 2022 – prosegue Cortesi – abbiamo avviato una riflessione concreta sul tema dei comportamenti molesti, basandoci sui nostri valori: spirito di servizio, solidarietà, amore per la pace e per la convivenza".

Non solo: l’Ana si è detta pronta "a far sì che gli alpini sappiano riconoscere i comportamenti inadeguati, e al tempo stesso si adoperino a sorvegliare in modo che tali comportamenti non avvengano mai. Insomma mira a un cambiamento culturale". Un passaggio apprezzato da Rompi il silenzio, che insieme ad associazioni come Non una di meno, Casa Madiba e ’Pride OFF aveva scatenato la tempesta perfetta sulle penne nere dopo l’audunata.

"Il problema delle molestie – insiste Cortesi – è trasversale a tutta la società, della quale fanno parte gli alpini. Che non sono una categoria, ma sono trasversali: siamo giornalisti, medici, muratori, autisti, e così via". Alla camminata del 4 marzo la presenza degli alpini sarà simbolica, a cura delle penne nere riminesi, ma significativa.

Non solo: "Avvieremo proprio da Rimini, non per caso, ma perché la storia è cominciata a Rimini – conclude Cortesi – anche una serie di incontri sul tema delle molestie, fino all’Adunata di maggio a Udine, e poi in tutta Italia. La marcia degli uomini è un’ottima occasione per segnalare le nostre azioni per il cambiamento culturale. A Rimini sarà anche presentato un manifesto curato da noi alpini insieme a varie realtà dell’associazionismo femminile".