
Rimini è il centro dell’Ecomondo. Premio in memoria di Cagnoni. Eolico in mare, Regione ‘tiepida’
di Giuseppe Catapano
"È l’edizione più grande di sempre". Ecomondo fa di Rimini una capitale green. Il luogo in cui tutti gli attori della transizione ecologica s’incontrano. Quest’anno ancora di più. Anche perché, come ricordato ieri nel corso della cerimonia di inaugurazione dal presidente di Ieg, Maurizio Ermeti, questa è "la prima edizione a tutto quartiere". Ed è anche la prima senza Lorenzo Cagnoni. "La storia della rassegna – le parole di Ermeti – nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia; Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera ‘Ricicla’, oggi Ecomondo". In sua memoria Ieg ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera. Un premio agli innovatori green.
Presente all’inaugurazione, come l’anno scorso, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Pure lui ha ricordato Cagnoni, prima di annunciare che "presto il decreto energia dovrebbe essere portato in Consiglio dei ministri. Il governo vuole favorire le rinnovabili". Su rigassificatore e parchi eolici offshore "le valutazioni sono diverse. Una è stata fatta in un momento di guerra a livello di energia, l’altra è un percorso abbastanza ordinario, che comunque ha accelerato e si arriverà a una conclusione in tempi ragionevoli". Il riferimento è al progetto che riguarda Ravenna. Lo stesso che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, definisce "strategico". Per quanto riguarda invece il progetto simile nelle acque di fronte alla costa riminese, Bonaccini è più ‘tiepido’. "Su quest’ultimo non ci sono novità. Se ci saranno tutte le condizioni per poterlo realizzare senza creare difficoltà e problemi al territorio, magari si procederà. Ma strategico è Agnes". Ovvero, il parco eolico-fotovoltaico offshore a Ravenna. Dove sarà realizzato "entro due anni" il rigassificatore.
Intanto la transizione ecologica prende forma e sostanza a Rimini, dove Ecomondo andrà avanti fino a venerdì con oltre 1.500 brand espositori che occupano tutti i 150mila metri quadri della fiera. La rassegna è anche l’occasione per fare il punto sulle strategie di Ieg. "Puntiamo molto su Ecomondo – le parole dell’amministratore delegato Corrado Peraboni – in ottica internazionalizzazione. A questa rassegna daremo sempre più spazio e dall’anno prossimo ci saranno grandi novità". Per la società riminese, la strada delle integrazioni con altre realtà fieristiche italiane è sempre aperta. "D’altra parte l’unica integrazione nel settore è stata fatta da noi, con Vicenza". Ieg intende portare avanti "tutti i progetti in campo, senza alcuno stop". E l’ipotesi di investire nell’aeroporto? "L’accessibilità internazionale – le parole di Peraboni – è l’unica pecca nei confronti dei competitor e va colmata. La cordata sarà capitanata dalle istituzioni locali e contribuiremo se saremo chiamati a farne parte".