FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Il giallo di Pierina: "Louis pianificò il delitto"

Notificato l’avviso di fine indagini. L’accusa è di omicidio pluriaggravato. Si mobilitano i fan di Dassilva: trenta manifestanti ne chiedono la liberazione

Il giallo di Pierina: "Louis pianificò il delitto"

Rimini, 13 maggio 2025 – Cinquecentottantasette giorni di indagini. Quattro incidenti probatori. Ventinove coltellate mortali. Sono numeri scolpiti nella storia del giallo di Pierina Paganelli. Nell’archivio di un’inchiesta che ieri – proprio mentre fuori dal tribunale di Rimini un gruppetto di trenta persone arrivate da tutta Italia protestava chiedendo "giustizia per Louis" – è stata conclusa dalla procura, notificando proprio a Dassilva la comunicazione più pesante. Quella di un’accusa di omicidio volontario pluriaggravato che ai futili motivi, la minorata difesa della vittima e alla crudeltà ora ha aggiunto la premeditazione.

Dassilva torna in carcere. Dimesso dall’ospedale dopo 8 giorni di ricovero. Indagine agli sgoccioli
Louis Dassilva è stato dimesso dopo otto giorni di ricovero (foto Migliorini)

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Per la procura insomma Dassilva ha ucciso e lo ha fatto programmando nei minimi dettagli l’assassinio di Pierina Paganelli, la sua vicina di casa 78enne ammazzata con 29 coltellate nel seminterrato di casa in via del Ciclamino il 3 ottobre 2023.

Ma per una procura che dentro al palazzo di Giustizia punta a far avere l’ergastolo al 35enne senegalese – per cui ritiene sussistano "gravi e concordanti indizi di colpevolezza" in quantità –, fuori da quello stesso palazzo c’è un popolo di una trentina di persone che spera invece nella liberazione di Louis e continua a ribadire: "È innocente".

RIMINI Il giallo di Pierina: "Louis pianificò il delitto"
Il gruppetto di manifestanti con cartelli e striscioni davanti al tribunale di Rimini. Per loro Dassilva è vittima di un’ingiustizia

A far pendere da un lato o dall’altro la bilancia della giustizia per Louis sarà nei prossimi mesi la Corte d’Assise, con la richiesta di rinvio a giudizio per cui la chiusura delle indagini è solo un preludio. Un’anticamera che dopo oltre un anno e mezzo archivia un capitolo corposo del giallo che ha tenuto un intero Paese incollato ai suoi sviluppi. Un’inchiesta difficilissima con i suoi volti e i suoi misteri: l’odio, il sangue e gli amori infedeli. Con protagonisti divenuti più personaggi che persone. Il vicino, la nuora. Il fratello, la moglie, il procuratore, gli avvocati. I consulenti. Andata avanti tra reperti ammuffiti, prove cadute e, soprattutto, una versione dei fatti cambiata, ma ritenuta credibile in più di una sede, da parte di colei che col tempo è passata dall’essere l’ex amante a grande accusatrice: Manuela Bianchi.