"Rimini può diventare la grande casa dei motori"

Il presidente di Federmoto Giovanni Copioli svela il progetto: "La Riviera potrebbe ospitare la nuova sede con museo e attività della federazione"

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Per la Riviera delle due ruote il sogno non è finito. La Federazione italiana di motociclismo potrebbe trovare casa da queste parti, nella Motor Valley. Il progetto è di quelli importanti, con musei, proiezioni e tanto altro. Dopo il Fim awards, l’evento della Federazione motociclistica internazionale che ha celebrato a Rimini, dopo Montecarlo, i campioni del mondo nelle varie discipline, arriva qualcosa più di una suggestione, e un altro importante riconoscimento.

Giovanni Copioli, presidente della Federazione italiana di motociclismo e riccionese, ce lo racconta lei?

"Posso dire che è stata una bella soddisfazione essere nominato nuovo vicepresidente della Federazione internazionale. Vedere che 85 federazioni nazionali sulle 97 intervenute esprimere questa preferenza è un bel segnale di quanto venga considerata la Federazione italiana".

Questa è la terra dei motori, abbiamo già Motogp, Superbike e tante altre gare. Sabato il successo dei Fim Awards. Possiamo avere di più?

"Si può sempre fare meglio – ride – Chiaramente essere alla vicepresidenza internazionale dà al Paeese un peso politico importante a livello mondiale. Ma abbiamo anche ambiti e temi importanti da sviluppare ancor più nel nostro Paese a partire dalla sicurezza fino ad arrivare ai giovani piloti".

Come si traduce tutto questo per la Riviera?

"Questa terra e questa regione sono la Motor Valley. Qui c’è tanta passione e tanta attenzione anche da parte della Federazione. A Misano è nato con la Fmi il centro tecnico federale dove si allenano i ragazzini. Abbiamo altri progetti che vogliamo sviluppare come un nuovo centro federale per giovani, a Faenza, riattivando un impianto per il motocross. Siamo cresciuti tanto. Oggi la Federazione conta ottanta dipendenti ed ha un bilancio di 22 milioni di euro che ci consente di fare diverse iniziative. Abbiamo tanti progetti, uno in particolare".

Ce lo anticipa?

"La Federazione vuole una sua casa. Si tratta di un progetto ambizioso e importante anche per le risorse da mettere in campo. Non parlo solo di una sede, bensì di un museo con la presenza delle moto simbolo grazie all’archivio storico. Poi ci sarebbe tutta la parte relativa ai film, alle proiezioni, con la possibilità di essere immersi nelle vecchie pellicole. Ci dovranno essere spazi e luoghi dove tenere presentazioni e video conferenze".

Ma tutto questo questo dove nascerà?

"Ancora un posto non è stato scelto. Potrebbe essere in questa terra di motori o a Roma, questo è ancora tutto da decidere. Ma per realizzare il progetto serve anche la politica".

In che senso?

"Ci deve credere, i politici devono credere in questo progetto affinché si possa realizzare".

Andrea Oliva