"Riscaldamento a 19 gradi in ufficio"

Crisi energetica e contenimento dei costi: in arrivo le nuove linee guida per la pubblica amministrazione

Migration

"Bisognerà cercare di tenere una temperatura costante all’interno degli uffici di 19 gradi". Di crisi energetica e riduzione dei consumi hanno parlato ieri il segretario di Stato agli Interni, Elena Tonnini e il segretario di Stato all’Istruzione, Andrea Belluzzi, nel consueto appuntamento settimanale con la stampa. Un’occasione per illustrare le nuove linee guida che, sull’argomento, dovrà seguire la pubblica amministrazione. "A breve – spiega il Segretario Tonnini – verrà emanata una circolare a tutti gli uffici pubblici per fare in modo che ci sia un’attenzione particolare ai consumi. Linee guida che andranno a intervenire sugli impianti, su una corretta gestione dell’illuminazione. E si chiederà la collaborazione di tutti gli uffici pubblici per il rispetto di queste regole".

"Nell’ultima seduta del Congresso di Stato – spiega il ministro Belluzzi – è stato fatto il punto sul tema dell’energia. Nelle scuole, come negli ospedali, che sono servizi primari, si era provveduto già ad attivare gli impianti di riscaldamento. Ma visto il prolungarsi del caldo abbiamo spento gli impianti nei giorni scorsi e verrà riprogrammata l’accensione non appena ce ne sarà la necessità. Questo nell’ottica di un contenimento della spesa pubblica in materia di energia". La pubblica amministrazione, quindi, farà da apripista sul tema del contenimento dei consumi energetici.

"Sarà per tutti il tema centrale dell’inverno che andiamo ad affrontare – sottolinea il segretario di Stato all’Istruzione – Sicuramente lo Stato deve preoccuparsi di questo anche perché incide sulla bilancia dei pagamenti che deve fare l’Azienda per acquistare l’energia che in parte viene rivenduta agli utenti, e in parte assorbita dallo Stato". Già fino ad oggi, sottolinea Belluzzi, "l’Azienda pubblica dei servizi ha fatto delle politiche sociali in quanto i sammarinesi, le aziende, lo Stato e tutti i cittadini non hanno affrontato l’aumento dei costi dell’energia come è accaduto in tutto il resto d’Europa". "Credo che la nostra Azienda – sottolinea – non abbia gravato sui cittadini degli aumenti, in parte grazie ai contratti sottoscritti. Abbiamo contenuto i picchi, sappiamo che dobbiamo andare incontro ad aumenti. Lavoreremo affinché siano sostenibili e che abbiano cura delle fasce di reddito più deboli, ne va della sostenibilità economica del paese".