
Il parapiglia è scoppiato davanti a un kebab di viale Rimembranze, quando 4 connazionali hanno discusso per motivi geopolitici legati al conflitto, arrivando ad estrarre un’arma.
Dal fronte di Donetsk alle strade di Rimini: un’accessa discussione per motivi politici tra cittadini ucraini, dovuta alla situazione del paese d’origine dilaniato dalla guerra, è all’origine del violento parapiglia scoppiato l’altra sera da un kebab di viale Rimembranze. Nella confusione, uno dei quattro ucraini coinvolti avrebbe estratto un machete iniziando ad agitarlo minacciando i presenti. Una scena inaudita, davanti agli occhi di alcuni passanti, che spaventati a morte hanno pensato bene di allertare la polizia di Stato. Sul posto si sono precipitate le Volanti. Fortunatamente nessuno degli stranieri ha riportato ferite o lesioni gravi, ma tutti e quattro sono stati identificati dal personale della Questura e denunciati per rissa. Uno di loro - ritenuto colui che avrebbe brandito il machete - è stato inoltre denunciato anche per il reato di porto abusivo di armi.
L’allarme è scattato attorno alle 22 di lunedì proprio davanti al kebab di viale Rimembranze, a Bellariva. Lì quattro cittadini avevano cominciato a discutere con foga, scambiandosi insulti e parole pesanti, per questioni legate al conflitto in corso nella loro terra d’origine. Com’è noto, alcune regioni dell’Ucraina - a seguito dello scoppio della guerra nel febbraio del 2022 - sono di fatto occupate dalle forze militari russe. La comunità ucraina è animata al suo interno da sentimenti divergenti, con la popolazione divisa tra filorussi e sostenitori del governo di Kiev. Vecchie tensioni, che la guerra ha contribuito se possibile ad esasperare. Un copione che si è ripetuto anche l’altra sera, a migliaia di chilometri di distanza, in una tranquilla via nella zona mare di Rimini. La situazione è degenerata all’improvviso, quando uno degli ucraini - stando al racconto dei testimoni - ha tirato fuori un machete. Uno dei connazionali ha riportato un taglio non grave al volto. Al loro arrivo sul posto, gli agenti della polizia di Stato hanno trovato due ucraini stesi a terra, mentre gli altri si erano allontanati di corsa. Il machete era stato invece gettato a terra, ma grazie alla ricostruzione compiuta in seguita dalle divise è stato possibile risalire a colui che l’avrebbe impugnato. I partecipanti alla rissa sono stati denunciati a piede libero, a seguito dell’identificazione compiuta dal personale della Questura.