Risse in piazza, 20 giovani già identificati La polizia a caccia dei ’capi’ delle baby gang

Le indagini della squadra mobile. Centrodestra all’attacco: "L’amministrazione minimizza il problema. Street tutor, chi li ha visti?"

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Un inferno. Con scene da guerriglia urbana, nel ’salotto buono’ della città. Sono state almeno quattro le risse scoppiate sabato sera: due in piazza Cavour, tra le 22,30 e le 23,30, un’altra in piazza Ferrari e una in piazza Malatesta. Sabato sera gli agenti della polizia di Stato, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri, sono riusciti a identificare 20 dei ragazzini (sono quasi tutti minorenni) coinvolti nelle risse in piazza Cavour. Già identificati anche due dei protagonisti della rissa in piazza Ferrari. Ma le indagini sugli scontri, affidate alla squadra mobile della polizia, vanno avanti. Si stanno vagliando i filmati delle telecamere pubbliche e private. Alcuni dei ragazzini che hanno dato vita agli scontri, si sarebbero resi già protagonisti di altre risse nelle settimane scorse. Per questo si stanno incrociando le immagini di sabato con quelle di altri episodi, per idenfiticare i leader (se vogliamo chiamarli così) delle baby gang che causano problemi in centro. Nel frattempo il questore Rosanna Lavezzaro ha ottenuto i rinforzi in questi giorni, con l’invio di 10 uomini dei reparti mobili. "Ottima scelta", dice il Sap (il sindacato autonomo di polizia). Che punta il dito "sulla politica locale, che parla di sicurezza da anni ma non ha inciso come dovrebbe".

Il sindaco Jamil Sadegholvaad non minimizza gli episodi, "ma attenzione – dice – a parlare di un ’caso Rimini’. Quello che accade da noi si sta verificando in tutta Italia. Le cronache riportano tanti episodi di violenza con giovani e giovanissimi coinvolti. È un problema sociale, non solo di sicurezza". E dopo i fatti di sabato "abbiamo subito concordato con prefetto e questore di potenziare i controlli", conclude il sindaco. Giovedì il prefetto runirà un comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza ad hoc. Intanto il centrodestra torna all’attacco. "Serve un presidio fisso della polizia locale in centro, lo diciamo da tempo – rilancia Nicola Marcello di Fratelli d’Italia – Se non è possibile, chiederò ai consiglieri comunali di fare turni di vigilanza insieme alle associazioni di volontari delle forze dell’ordine". Sempre da FdI il capogruppo Gioenzo Renzi chiede "che fine hanno fatto i 25 street tutor arruolati dal Comune. Un progetto da 200mila euro, ma in centro gli street tutor non si vedono. L’amministrazione ne dovrà rendere conto". Pure Mario Erbetta, il commissario di Forza Italia a Rimini, non fa sconti: "È passato un anno e la situazione è solo peggiorata. Il sindaco di Rimini continua a ritenere quello delle baby gang un problema sociologico invece di affrontarlo a muso duro. È ora di dire basta al buonismo di facciata. Servono pattuglie fisse in piazza Cavour e dintorni durante le ore di maggior afflusso dei giovani, e l’uso di unità cinofile. Riprendiamoci la nostra città".

ma.spa.