"Ristoranti, mensa solo per le aziende"

Confcommerico e Confesercenti lanciano un invito ai propri associati: "Non si può fare servizio pranzo ai privati"

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"Molte richieste di ristoratori che vorrebbero propore il servizio mensa in zona arancione: attenzione a regole e sanzioni". L’invito viene da Confesercenti. Stesso disco da parte di Fipe Confcommercio: "Diverse attività del territorio si sono attrezzate per fornire il servizio di mensa aprendo i locali in deroga alle limitazioni – attacca il presidente Gaetano Callà (foto) –. Un’opportunità importante, ma attenzione perché la norma non è interpretabile in maniera estensiva. I pubblici esercizi possono fare servizio mensa solo dopo avere sottoscritto specifici contratti di ristorazione collettiva con le aziende e tale deroga non si applica invece ai rapporti instaurati con i singoli titolari di partita Iva o liberi professionisti". L’opportunità di servire al tavolo con servizio mensa, che di fatto è una deroga alle chiusure imposte, "è applicabile ai pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande solo nel caso che abbiano sottoscritto specifici contratti di ristorazione collettiva con le aziende – aggiunge Fipe Confcommercio –. Gli esercenti, per agevolare eventuali controlli delle forze dell’ordine, dovranno esibire la copia dei contratti sottoscritti con le aziende per le quali si svolge il servizio di ristorazione e l’elenco dei nominativi dei dipendenti dell’azienda beneficiari del servizio". "Siamo in un momento di grandissima difficoltà e preoccupazione – chiosa Confesercenti –. Più che mai ora è importante che ci siano regole chiare e condivise che valgono per tutti. La soluzione non è offrire servizi di mensa con le modalità che stiamo vedendo da parte di alcuni operatori. Nel frattempo come Confesercenti abbiamo lanciato la nostra proposta e avviato la raccolta di firme ’Aiuta il tuo locale’: chiediamo che i pubblici esercizi possano svolgere il loro normale servizio fino alle 22 in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione".