ANDREA OLIVA
Cronaca

Ristorazione, Gnassi accusa : "Nessuna ricetta dal governo"

Il deputato riminese in difesa del settore in crisi: "Servono interventi concreti"

Il deputato riminese del Partito democratico, Andrea Gnassi

Il deputato riminese del Partito democratico, Andrea Gnassi

Grandi chef, programmi tv, una filiera di prodotti agroalimetari che il mondo ci invidia, ma non è tutto oro ciò che luccica, avverte il deputato del Pd, Andrea Gnassi. "Dal governo arrivano solo slogan e zero risorse per sostenere la ristorazione, che è lavoro, economia, cultura, identità, turismo, ed ha bisogno di azioni reali". Tanta rabbia arriva dopo la presentazione in Parlamento, da parte del governo, della Giornata della ristorazione. Per Gnassi, intervenuto in Aula, niente più che uno specchietto per le allodole. "Il governo si presenta in Aula con un provvedimento che istituisce la Giornata della Ristorazione, ma senza stanziare risorse vere, senza alcuno strumento capace di affrontare davvero le condizioni economiche, finanziarie e amministrative che stanno mettendo in difficoltà il settore. Propaganda che però non produce sviluppo, né tutela chi lavora in un comparto strategico per l’economia e l’identità del nostro Paese". Propaganda a parte, per il deputato dem c’è un reale problema da affrontare per il settore. "I dati parlano chiaro: nel primo trimestre 2025 il fatturato della ristorazione è calato del 3%, il potere d’acquisto degli italiani diminuisce, la ristorazione diventa un lusso, i bandi sono bloccati per responsabilità del ministero dell’Agricoltura, i contratti di filiera non partono, le imprese hanno cicli di vita sempre più brevi e intanto la criminalità organizzata tenta di infiltrarsi nel settore per attività di riciclaggio".

Non certo la miglior ricetta per sostenere un comparto che nel Belpaese pesa dal punto di vista del volume di affari generato. "La ristorazione è interconnessa ed è un pilastro della filiera agroalimentare italiana, che è la prima per contributo al Pil nazionale, con circa il 20%. E’ un pilastro della cultura italiana, del suo turismo. Siamo davanti a un approccio da parte del governo che anche dal punto di vista turistico non parte dai dati reali e veramente significativi come quelli che dicono che l’Italia è dietro Spagna e Francia sulla permanenza media e la spesa dei turisti internazionali. Non abbiamo nulla contro La giornata della ristorazione, ma vorremmo che dopo un giorno di celebrazione gli operatori non fossero lasciati a ‘campare’ alla giornata perché non ci sono provvedimenti e risorse". Servono interventi strutturali e risorse per sostenere e non rischiare di perdere un patrimonio italiano, attacca il deputato. "Il governo si attivi per misure serie che affrontino la fragilità economica e imprenditoriale, il caro energia e materie prime, le disparità dell’Iva, l’inflazione, il calo dei consumi, la crisi occupazionale. Servono formazione, ricambio generazionale, innovazione nei modelli di business, investimenti nelle filiere corte e digitalizzazione. Perché la ristorazione è la storia dei nostri borghi, delle nostre città, delle nostre famiglie. E merita risposte concrete".