Ritorno al futuro con Traviata di Verdi, dopo vent’anni dalla prima opera di Capodanno

Presentato a Palazzo Garampi il melodramma che andrà in scena al Teatro Galli domenica 1° gennaio, con repliche martedì 3 e mercoledì 4

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Ritorno al futuro con l’opera di Capodanno: dopo vent’anni torna Traviata di Verdi, al teatro Galli domenica 1° gennaio, di pomeriggio, con repliche serali martedì 3 e mercoledì 4. Il dramma in musica di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave segnò, il 1° gennaio 2004, l’avvio di quella che è diventata una tradizione per Rimini: l’opera di Capodanno, come ha ricordato nella presentazione il sindaco Jamil Sadegholvaad. L’opera, sottotitolata, è un nuovo allestimento prodotto dal Coro Lirico Amintore Galli, e ha il patrocinio e il contributo del Comune. Con la regia di Paolo Panizza, la direzione d’orchestra del maestro Stefano Pecci, con l’Orchestra da Camera di Rimini e il Coro lirico città di Rimini Amintore Galli preparato dal maestro Marcello Mancini. Corpo di ballo Cdf Rimini, solisti della Compagnia Rdl di Carlo Tedeschi, direttrice e coreografa Gabriella Graziano. "Siamo qui per rinnovare una bella tradizione – ha detto il sindaco –. In questi 20 anni, dalla Traviata che segnò il debutto nel 2004, alla Traviata che apre il 2023, è cambiato però molto. A partire dal recupero del teatro Galli, dal 2018". "Il coro, insieme alle altre realtà coinvolte sta lavorando con energia e impegno – fa eco Giuseppe Lotti, presidente del Coro Galli – per mettere in scena uno spettacolo che lascerà ancora una volta il segno e il ricordo positivo nel pubblico". "Con La Traviata riproponiamo una delle opere più conosciute e amate dal grande pubblico – dice Claudia Corbelli, direttore di produzione -. Traviata per la nostra realtà artistica ha un valore affettivo importante". Tra gli interpreti, Noemi Umani (foto) sarà Violetta Giuseppe Varano sarà Alfredo Germont e Andrea Zese suo padre Giorgio Germont.