REDAZIONE RIMINI

Rivive il mito dei Queen. Le foto di Hince in mostra: "Freddie Mercury e Fellini erano due visionari"

A Castel Sismondo le immagini inedite dello storico assistente del cantante "I miei ricordi? La registrazione di Bohemian Rhapsody momento indelebile".

Rivive il mito dei Queen. Le foto di Hince in mostra: "Freddie Mercury e Fellini erano due visionari"

Il mito dei Queen rivive tra le mura di Castel Sismondo, al Fellini Museum. La mostra fotografica Queen Unseen - Peter Hince svela aspetti inediti dell’iconica band che ha segnato la storia della musica rock e del suo frontman, Freddie Mercury. ‘I Queen che non avete mai visto’ è il sottotitolo della mostra-evento (che resterà aperta fino al 30 novembre) raccontata dall’occhio ‘fotografico’ di chi ha conosciuto il gruppo britannico per davvero, vivendo con Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon in simbiosi per oltre 10 anni: Peter Hince.

Artefici di questa esclusiva internazionale sono Gianni Chimenti, direttore artistico della mostra insieme al figlio Niccolò, curatore e artefice di tanto materiale riguardante i Queen, e lo stesso Hince, fotografo, assistente personale e grande amico di Freddy Mercury (e road crew della band). La mostra, che si compone di 60 immagini del fotografo londinese, alcune delle quali esposte in anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli e documenti originali, non rappresenta soltanto un inedito viaggio fotografico attraverso i momenti più importanti della band, ma una vera e propria esperienza impreziosita da memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, documenti, rarità appartenuti ai membri della band (dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di Radio Gaga e molto altro). Così il racconto dello straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del loro carismatico frontman, Freddie Mercury, prende forma.

"Freddie – racconte Hince – era un grande artista, un professionista serio e meticoloso, era geniale, unico. Faceva tutto parte del suo essere. Era autoironico, mentre gli altri membri della band non riuscivano ad esserlo nello stesso modo. Potevi sempre farti una risata con Freddie, ma sapevi bene dove era il limite. Una grande persona". Il cui mito rivive ora a Rimini nei luoghi di Fellini. "Freddie e Federico erano due visionari, usavano l’immaginazione e i sogni per vivere meglio e crearsi altri mondi. Conoscevo Rimini solo come località da spiaggia. Invece ho scoperto una città ricca culturalmente e davvero preziosa". E i ricordi di Mercury? "Ne ho tanti, le prove del Live Aid, oppure la registrazione di Bohemian Rhapsody: io ero in sala".

Rosalba Corti