Ryanair, volo Londra-Rimini dirottato su Bari

L’unica spiegazione data dall’equipaggio: "Colpa del maltempo". I passeggeri costretti a tornare in bus

Il volo Londra-Rimini della Ryanair è atterrato all’aeroporto di Bari

Il volo Londra-Rimini della Ryanair è atterrato all’aeroporto di Bari

Rimini, 2 settembre 2018 - La comunicazione è stata una sorpresa anche per l’aeroporto di Rimini: «Non atterriamo al Fellini a causa del maltempo. Portiamo l’aereo a Bari». E così ha fatto l’equipaggio di Ryanair del volo Londra-Rimini che doveva sbarcare ieri pomeriggio allo scalo cittadino. Ma il motivo della decisione resta un ‘giallo’, perchè ieri tutti gli altri aerei sono atterrati al Fellini senza problemi.

Alcuni hanno accumulato un po’ di ritardo, ma più per il traffico che per le condizioni meteo che secondo il personale dell’aeroporto riminese non erano certo proibitive. Su quel volo c’erano soprattutto riminesi e tra questi anche Elena Uguccioni che ieri sera era ancora in viaggio sul pullman che da Bari la riportava a Rimini in quello che ha definito «un viaggio del terrore». 

Come è andata?

«A dire il vero non abbiamo capito granchè, siamo partiti in ritardo già da Londra e stavamo per arrivare, quando ci siamo resi conto che stavano girando e rigirando nella stessa zona. Ci siamo chiesti cosa stesse succedendo, poi improvvisamente la comunicazione secca: «A causa del maltempo atterreremo a Bari».

I passeggeri come hanno reagito? "Eravamo tutti imbufaliti. Non riuscivamo a capire per quale motivo dovessimo arrivare fino a Bari e non potessimo atterrare in un aeroporto più vicino. Ma nessuno ci dava spiegazioni. Non le hanno date nemmeno alle persone che ci erano venute a prendere a Rimini. I miei mi stavano aspettando e sono stata io una volta arrivata a Bari a chiamare per dire dove mi trovavo. Erano spaventati, dai tabelloni del Fellini risultava che il nostro volo era stato cancellato. Hanno pensato anche al peggio, dirottamento incluso". 

E una volta arrivati a Bari che è successo?

«Un altro delirio. Il pilota non si è fatto vedere. Abbiamo chiesto più volte spiegazione del perchè fossimo arrivati fin lì, ma non ce ne hanno date. In più parlavano in inglese e questo ci ha fatto arrabbiare ancora di più. Ma non era ancora finita».

E cioè?

«Quando abbiamo chiesto di poter rientrare in treno ci hanno risposto picche, solo pullman. Vale a dire sette ore di viaggio, e senza darci nemmeno qualcosa da mangiare. E’ stato davvero allucinante».