Salvataggi, scontro sull’orario Botta e risposta marinai-sindaco

Gli operatori protestano: "Ridotto il servizio". Il sindaco: "Dopo le 18 la spiaggia è deserta"

Salvataggi, scontro sull’orario  Botta e risposta marinai-sindaco
Salvataggi, scontro sull’orario Botta e risposta marinai-sindaco

L’associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini ‘accusa’ il Comune di Bellaria Igea Marina. Il motivo? Un’ordinanza comunale che modifica da questa settimana l’orario giornaliero di copertura obbligatoria del servizio pubblico di salvataggio. Si passerà da una copertura dalle 9.30 alle 18.30 ad una dalle 9.30 alle 18. Sarà inoltre possibile sospendere completamente la copertura di salvataggio dalle ore 13 alle ore 14 (o parzialmente dalle 13 alle 15) . I marinai così segnalano: "Nonostante statisticamente gli incidenti più gravi in spiaggia e in acqua durante la balneazione si verifichino proprio durante gli orari di sospensione per la pausa pranzo del servizio di salvataggio e prima e dopo gli orari di servizio obbligatori giornalieri, il sindaco ha deciso di ridurre la sorveglianza di salvataggio, senza oggettiva motivazione e a differenza di tutti gli altri comuni della provincia di Rimini". Gli operatori aggiungono: "Come è ben noto il periodo di bassa stagione è storicamente caratterizzato dalla presenza di gruppi turistici di anziani, bambini e famiglie provenienti sia dal nord Europa che dalle nostre regioni italiane. Gli stessi imprenditori balneari hanno riferito che la ‘destagionalizzazione’ dovuta al gran caldo apporterà una diffusa affluenza turistica in spiaggia fino a tarda estate. I futuri clienti sono al corrente che il servizio pubblico di salvataggio non sarà attivo? Sussistono tutte le condizioni per sostenere a livello istituzionale l’obbligatorietà del servizio pubblico di salvataggio almeno fino al primo weekend di ottobre. Da parte dell’amministrazione comunale di Bellaria Igea Marina, è una decisione che si considera imprudente, non solamente a livello di sicurezza della balneazione e a livello sociale ma anche dal punto di vista commerciale".

A rispondere è direttamente il primo cittadino Filippo Giorgetti: "Si tratta di un’operazione pretestuosa e sindacale nata da un ente politicamente schierato in vista delle elezioni del prossimo anno. C’è un accordo fatto a fine stagione con i salvataggi e i bagnini. Questi ultimi possono testimoniare che a quell’ora non c’è più nessuno in spiaggia. D’altronde il sole tramonta prima e l’utenza prettamente anziana non fa il bagno in quella fascia oraria. Non avrebbe senso tenere attivo il servizio fino alle 18.30".

Aldo Di Tommaso