
Gita da incubo per un gruppo di Misano, soccorso dai vigili del fuoco
Bloccati su un masso, mentre l’acqua del fiume Metauro continuava a salire. Terrore per 5 ragazzi misanesi, sorpresi nel tardo pomeriggio di lunedì dalle condizioni del fiume, al termine di una giornata trascorsa lungo il corso d’acqua. Un’escursione che ha avuto un lieto fine soltanto grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno tratto in salvo i 5 giovani, tutti di età compresa tra 18 e 19 anni, con l’elicottero Drago decollato da Arezzo.
Il gruppo di ragazzi era arrivato nella zona di Fossombrone, per una giornata da trascorrere nella natura. Avventurandosi lungo il fiume si sono ritrovati, sul far della sera, su un masso mentre il livello dell’acqua stava velocemente salendo, nonostante non vi fossero state piogge in giornata. Una situazione che ha colto di sorpresa i ragazzi, bloccati su quel piccolo sperone di roccia. Per di più in quella zona il segnale dei cellulari era assente, cosa che impediva la richiesta di soccorsi. Fortuna ha voluto che da quelle parti passasse un gruppo di stranieri che ha notato i giovani in difficoltà e si è allontanato lo stretto necessario per poter chiamare i soccorsi. L’allarme è scattato alle 19,52. Sono intervenuti i soccorritori fluviali dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. Il livello dell’acqua nel fiume Metauro risente del flusso che proviene dalla diga a monte della zona dove i ragazzi si erano recati per l’escursione. I soccorritori, in via precauzionale, hanno chiesto subito a Enel di abbassare il flusso di acqua in uscita dalla diga, così che non peggiorassero le condizioni nella zona in cui si trovavano i ragazzi. Infine solo uno dei giovani è stato recuperato tramite il verricello e tratto in salvo con l’elicottero. Per gli altri 4 è stato possibile invece il recupero via terra. L’intervento si è concluso senza feriti, sul posto anche il personale del 118 di Fossombrone e i carabinieri di Monteporzio. Il vicesindaco di Fossombrone, Michele Chiarabilli, ha tuttavia precisato come nella zona "ci sono cartelli molto chiari installati dalla Regione. È assolutamente vietato non solo tuffarsi, ma anche camminare o arrampicarsi sulle rocce in quell’area. I ragazzi si sono messi da soli in pericolo".
Quanto accaduto ai 5 giovani ricorda la tragedia del Natisone, che accadde in questo periodo di un anno fa (era il 31 maggio), quando tre ragazzi rimasero intrappolati su un isolotto durante la piena del fiume e non sopravvissero. "Serve una maggiore prudenza quando si affrontano situazioni in zone che non si conoscono – dice il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni – perché il rischio può sempre essere dietro l’angolo. E questo vale non solo per le condizioni in cui ci si può imbattere in un fiume".