REDAZIONE RIMINI

San Marino accelera sui farmaci: "Cure innovative disponibili sul Titano prima che altrove"

Un modello efficiente che combina tempestività, sicurezza e attenzione al paziente, come spiega il dottor. Rossano Riccardi, direttore del servizio farmaceutico: "Un sistema snello e altamente centralizzato".

A San Marino tutte le farmacie sono pubbliche, gestite dallo Stato. Questo significa che esiste un sistema centralizzato

A San Marino tutte le farmacie sono pubbliche, gestite dallo Stato. Questo significa che esiste un sistema centralizzato

Nella piccola ma efficiente Repubblica di San Marino, l’accesso ai farmaci segue un percorso più rapido rispetto all’Italia. Questo grazie a un sistema snello, gestito da una commissione sanitaria interna, che valuta e autorizza i medicinali stranieri senza dover attendere i lunghi tempi burocratici di altri Paesi.

Per capire meglio questo meccanismo, abbiamo parlato con il dottor Rossano Riccardi, direttore del servizio farmaceutico dell’istituto per la sicurezza sociale di San Marino.

"La gestione dei farmaci esteri è affidata alla Commissione del prontuario, che ha il compito di garantire che ogni nuovo farmaco sia adatto al nostro sistema sanitario" spiega il dottor Riccardi. In pratica, quando in Italia un farmaco non è ancora disponibile, a San Marino può essere approvato più velocemente, purché sia già stato autorizzato dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. In alcuni casi si prendono in considerazione anche farmaci approvati da agenzie estere come la Fda statunitense, ma con un’analisi più approfondita per verificarne efficacia e sicurezza.

Questo approccio permette ai cittadini sammarinesi di accedere prima ad alcuni farmaci importanti. "Un chiaro esempio è il farmaco Trodelvy, usato per trattare particolari forme di tumore al seno, oppure Camzyos, indicato per alcune patologie cardiache", racconta il dottor Riccardi.

Ma la rapidità non significa meno attenzione. "Quando introduciamo un nuovo farmaco, soprattutto se recente, attiviamo controlli severi. I medici lo prescrivono con cautela e monitorano da vicino eventuali effetti collaterali", precisa Riccardi. In questo modo, anche se un farmaco arriva prima, la sicurezza del paziente resta al primo posto.

A San Marino tutte le farmacie sono pubbliche, gestite dallo Stato. Questo significa che esiste un sistema centralizzato per l’acquisto dei medicinali. "Ci riforniano sia produttori diretti che grossisti italiani o esteri. L’obiettivo è garantire sempre la disponibilità dei farmaci necessari", sottolinea Riccardi.

E il cosiddetto turismo sanitario, cioè persone che arrivano da fuori per accedere a farmaci o cure non disponibili nel proprio Paese? "Per ora si tratta di pochi casi isolati", chiarisce Riccardi.

"Per diventare un vero punto di riferimento internazionale servirebbero accordi con grandi centri sanitari e un’organizzazione interna ancora più strutturata".

In sintesi, San Marino ha saputo creare un modello snello ed efficace che, pur essendo piccolo, offre ai suoi cittadini un vantaggio concreto: l’accesso rapido e sicuro ai farmaci più innovativi. Un esempio che potrebbe ispirare anche altri Paesi.

Riccardo Bianchini