"Sanità dimenticata dai candidati"

L’affondo di Cgil, Cisl e Uil: "In campagna elettorale nessuno affronta il tema e propone soluzioni concrete"

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I candidati romagnoli? Bocciati in sanità. Non hanno dubbi Cgil, Cisl, Uil. In una nota congiunta, i sindacati denunciano "la totale assenza dei temi della sanità dal dibattito della campagna elettorale. Un vero paradosso, anche alla luce del fatto che la lotta alla pandemia, iniziata nel 2020, è ancora in corso". Per Cgil, Cisl e Uil "non è sufficiente dire che bisogna evitare ulteriori tagli alla sanità e investire per ridurre le liste d’attesa". Servono proposte concrete, chiare e "una discussione trasparente". Anche perché, a causa del Covid, negli ultimi anni "sono emerse forti diseguaglianze territoriali e sono esplosi i problemi di carenza di personale". Per i sindacati adesso è necessario "eliminare i tetti alla spesa del personale, prevedere un piano straordinario delle assunzioni e stabilizzazioni" e "potenziare con i fondi del Pnrr la medicina territoriale". Le difficoltà dei vari pronto soccorso, a Rimini e in tutta la Romagna, dimostrano quanto sia urgente reperire personale e risorse. E per questo "vanno rivisti i percorsi formativi per l’accesso alle professioni sanitarie e alle specializzazioni". Non meno importante è "rifinanziare le spese straordinarie per fronteggiare la pandemia". Questo va fatto "sulla base di reali costi sostenuti, anziché sulla quota capitaria". Ecco allora l’appello di Cgil, Cisl, Uil ai candidati "ad affrontare il tema sanità" dando risposte concrete. "Dicano se la salute dei cittadini va subordinata ai vincoli di spesa o se va costruito invece un servizio sanitario a partire dai reali bisogni delle persone".

ma.spa.