Sanitari poi gli over 60: le tre priorità dei vaccini

In attesa delle prime dosi, l’Istituto per la sicurezza ha fissato i criteri per la somministrazione. "La campagna si concluderà entro settembre"

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Ancora non si ha una data certa del giorno in cui i primi vaccini anti-Covid varcheranno il confine di Dogana. Ma, intanto, l’Istituto per la sicurezza sociale ha pubblicato il piano approvato la settimana scorsa dalla commissione vaccini. Insomma, tutto è predisposto, dalle categorie prioritarie a cui somministrare per prime le dosi, alla logistica. Ora manca solo la materia prima. "Ipotizzando – si legge sul piano vaccinale – l’inizio della somministrazione a partire dal mese di gennaio, con turni di vaccinazione su sei giorni, sulla base delle informazioni disponibili, si prevede di programmare il piano con circa 250-300 vaccinazioni al giorno, per concludere entro il 30 settembre".

Per quel che riguarda le categorie prioritarie, i sammarinesi sono stati suddivisi in tre fasce. I primi a ricevere le dosi saranno gli operatori dell’Iss (sanitari, sociosanitari e amministrativi). Secondo una prima stima, circa mille persone. In priorità 1 ci sono anche operatori sanitari privati (200) e disabili, ospiti e dipendenti di tutte le altre strutture dedicate alle persone più fragili (500 persone). E, infine, gli operatori sanitari con diagnosi di guarigione da Covid (150). Dopo queste categorie, in priorità 2, toccherà ad anziani con più di 75 anni (3mila), persone tra i 60 e i 75 anni (5.500), personale scolastico e forze di polizia (1.200). Gli ultimi a ricevere le dosi saranno tutti gli altri sammarinesi con più di 16-18 anni non vaccinati nelle prime due fasi (5.000). Le persone con diagnosi di guarigione da covid (3.000) e gli under 16-18 nel caso in cui fosse disponibile un vaccino idoneo (5.450). "A questi numeri – si legge nel piano vaccinale – si aggiungono le persone allettate, circa 300, nei confronti delle quali agirà il team domiciliare composto dai medici di base". Il piano contiene istruzioni anche su punti vaccinali e organizzazione delle sedute. "Il vaccino è facoltativo. Tuttavia a tutela dei soggetti più deboli o che per qualsiasi ragione siano impossibilitati a sottoporsi alla vaccinazione, è necessario che il 70% circa della popolazione si sottoponga a vaccinazione. Fin da subito verranno prese decisioni, in coordinamento con la vicina Italia, nel caso in cui sia richiesta apposita certificazione di avvenuta vaccinazione".

Nella fase iniziale della campagna il punto di riferimento per le vaccinazioni saranno gli ambulatori del Centro Azzurro. Ambulatori dove sono presenti "gli spazi per gestire il periodo di osservazione di circa 15 minuti dalla somministrazione, garantendo il distanziamento e la presenza di medici abilitati". Il vaccino sarà gratuito e si potrà prenotare telefonando a un numero dedicato messo a disposizione dal Cup dell’Iss.