"Santanchè aiuti gli alberghi a ripartire"

Pressing sul ministro del Turismo: "Da imprenditrice può comprendere i nostri problemi. Serve subito un taglio alla burocrazia"

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Il ministero del Turismo ha un nuovo timoniere: Daniela Santanchè (Fratelli d’Italia), imprenditrice e contitolare con Flavio Briatore del Twiga, stabilimento balneare di lusso a Forte dei Marmi. Pronte (da tempo) le richieste di albergatori, bagnini e delle categorie che del business vacanza sono parte fondamentale: discoteche, bar e ristoranti, negozi. "Come Federalberghi nazionale – attacca la presidente Aia Patrizia Rinaldis – abbiamo presentato in agosto un documento di 36 pagine sulle criticità del turismo. Mi auguro che la Santanchè, da imprenditrice, capisca i nostri problemi". Quali toccano di più la riviera? "Anzitutto, tema trasversale, il caro bollette. Non riusciamo a fare programmazione e in autunno partono fiere turistiche e campagne promozionali. È complicato definire il prezzo della vacanza per la prossima stagione. Mentre altri competitor, specie extra europei, si muovono già. Inoltre, molti alberghi annuali faranno aperture solo mirate per particolari eventi, fiere e congressi, che per fortuna a Rimini sono tanti. E diversi ad apertura straordinaria resteranno chiusi". Questo è lo scenario. E allora "al governo chiediamo anzitutto che il turismo venga considerato un’industria, a fronte del 13% di prodotto interno lordo nazionale che produce. Va esteso – osserva la Rinaldis – il bonus edilizia al settore alberghiero, urgono sostegni per le riqualificazioni, per ridare competitività al sistema, va smontata l’enorme burocrazia attuale. Tanti hotel vogliono installare il fotovoltaico: ci sono tempi di attesa di un anno, e pacchi di documentazioni. Infine accessibilità alla riviera: l’avvio lavori al Passante di Bologna rischia di trasformare lo snodo autostradale in un muro".

Mario Gradara