
Massimo Paganelli: aveva 72 anni
Santarcangelo perde un gigante. Si è spento ieri a 72 anni Massimo Paganelli, imprenditore e politico di razza. Malato da gennaio, dopo il primo, lungo ricovero era ritornato a casa, ma da giorni era di nuovo in ospedale per l’aggravarsi delle condizioni. Operato d’urgenza martedì sera, Massimo non ce l’ha fatta. Lascia la moglie Marinella e il figlio Luca, ingegnere, da giugno assessore nella giunta di Filippo Sacchetti. Imprenditore di lungo corso con la stazione di servizio Metanauto (sulla via Emilia), Paganelli ha fatto politica fin da giovane. Per due volte assessore a Santarcangelo, è stato anche presidente del consiglio comunale (dal 1995 al 1997) e vicesindaco (dal 2011 al 2013). Ha ricoperto ruoli di primo piano nella politica riminese e in varie società e associazioni. È stato – tra le altre cose – membro del cda e poi presidente del Caar (per 2 mandati), presidente provinciale di Confesercenti, presidente di PMR (Patrimonio mobilità Rimini) e Promospazio, consigliere nei cda di Tram, Fiera di Rimini (prima che diventasse Ieg) e Convention bureau. Un politico di razza Paganelli, competente e appassionato: sapeva guardare al futuro e non ha mai avuto paura di difendere le sue idee.
"Mio padre – lo ricorda il figlio Luca – era una persona integra e onesta, che ha sempre fatto tutto con gratuità e passione pura senza chiedere nulla in cambio. In ogni ambito: come padre e marito, come amministratore, e politico, dai imprenditore. Mai polemico e intollerante, sempre costruttivo. Ha lottato fino all’ultimo minuto contro la malattia, perché amava profondamente la vita, come ci ripeteva spesso in questi mesi. E tutta la famiglia ha lottato con lui. Anche in questi mesi di malattia ha continuato a pensare agli altri. E aveva una parola dolce per tutti: per noi familiari e anche per medici, infermieri, operatori. Valori che mi ha tramandato senza spiegarli, ma semplicemente applicandoli quotidianamente. E il mio compito ora è provare a non disperdere il patrimonio immenso che ci ha lasciato".
Oggi dalle 15 alle 20 la camera ardente in consiglio comunale per Paganelli e domani alla 9 – sempre nella sala del consiglio comunale – la cerimonia di commiato. Tanti lo ricordano in queste ore, a partire dal sindaco Filippo Sacchetti: "Massimo è stato per me un vero compagno, che ha lasciato un segno nella mia vita. Da lui ho imparato il valore del partito come senso collettivo e ideale dell’agire e la generosità di pensare prima agli altri. Siamo stati insieme in giunta in un momento difficile per la città, ma lui è sempre stato un amministratore capace che ha lottato per fare del proprio meglio. Ci mancherà moltissimo". "Un grande imprenditore e amministratore, che non si è mai risparmiato per il bene degli altri", dice Alice Parma, ex sindaca, consigliera regionale del Pd. "Ci lascia un riferimento importante della vita pubblica e politica riminese – aggiunge Emma Petitti, consigliera regionale Pd – Un uomo impegnato a tutti i livelli,un compagno sempre presente nella vita del nostro partito". "Massimo – sottolinea Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini e presidente della Provincia – è stato un vero protagonista delle vicende amministrative, politiche e economiche del Riminese degli ultimi 40 anni. Schietto e sincero, competente, la sua ragione di vita è sempre stata l’amore per la sua terra, alimentato da grande passione". "Persona capace, intelligente, determinata – aggiunge Mirco Pari, il direttore provinciale della Confesercenti – Massimo ha rappresentato un punto di riferimento per la nostra associazione, che ha guidato dal 1990 al 1997, e le imprese. Ha accompagnato con competenza e responsabilità il passaggio dal vecchio mercato ortofrutticolo al nuovo Caar".
Manuel Spadazzi