Troppo giovani per 'sballare'

IL COMMENTO

L’interno del Cocoricò

L’interno del Cocoricò

Rimini, 9 agosto 2015 - Altri tempi, altra musica. Quasi mezzo secolo fa, negli Anni Settanta, i ragazzini non avevano il permesso per far tardi di notte. Le discoteche aprivano la domenica (in alcuni casi anche il sabato) dalle 15 alle 18. Paradiso, Embassy, Locanda del Lupo, Quinta dimensione: tutti i locali che hanno fatto la storia della riviera ospitavano gli adolescenti il pomeriggio e gli adulti la sera.

Viene da sorridare, pensando a quello che succede oggi. Indietro non si torna, ma è arrivato il momento di mettere dei paletti al mondo della notte. Siamo passati dal coprifuoco che scattava al tramonto ai ‘bambini’ lasciati liberi di aggirasi per locali sino all’alba.

La legge si preoccupa di tutelare i minori in tanti aspetti delicati della loro vita. Ma, paradossalmente, li lascia senza protezione e tutela proprio quando sono più esposti al rischio di droga e alcol.

Certo, il controllo e l’educazione dei figli spettano ai genitori. Ma per le famiglie diventa sempre più difficile dire i famosi ‘no’ se s’impone un modello di divertimento senza limiti anche per i minorenni. La chiusura del Cocoricò per quattro mesi, il provvedimento più severo nella storia del locale, ha aperto un dibattito molto polemico e partecipato. Ed ha segnato un punto di svolta: finalmente si sta lavorando a un nuovo sistema di regole e controlli per evitare che altri 16enni muoiano di sballo sulla pista di una discoteca.