Sbrighi torna in scena "Sarà uno show ironico"

L’attore e regista si esibirà da martedì a giovedì nel teatro di Santarcangelo. Con lui i ragazzi del laboratorio di recitazione che ha fondato: sarà sold-out

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Samuele Sbrighi attore, regista, sceneggiatore e romagnolo doc, porta in scena nella cittadina nella quale è nato, Santarcangelo, una commedia da lui scritta e diretta dal titolo ’Piccole tragedie quotidiane’. Interpretato insieme ai ragazzi del suo laboratorio di recitazione ’La valigia dell’attore’, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Lavatoio di Santarcangelo di Romagna per tre giorni a partire da martedì e fino a giovedì, alle 21. E le tre date hanno già fatto registrare il ’tutto esaurito’.

Sbrighi, si sottolinea nella locandina: ’una commedia scritta e diretta male’. Perché?

"Per non creare aspettative ho voluto inserire questo sottotitolo. È uno spettacolo in chiave ironica, scritto durante il lockdown, che prende spunto da tante situazioni che siamo costretti a vivere".

E recita insieme ai suoi allievi.

"Il collettivo ’La valigia dell’attore’, è nato 6 anni fa e da quest’anno abbiamo anche una sede fissa a Santarcangelo. È un’accademia nazionale, abbiamo parecchi corsi, per adulti e bambini, ma in questo spettacolo la maggior parte sono attori romagnoli provenienti dalla riviera adriatica e dall’entroterra".

C’è sbocco nel mondo dello spettacolo, con questa scuola?

"Direi proprio di sì. Il progetto su Garibaldi della Rai, i film girati nel territorio come ’Tutto Liscio’, parecchie produzioni vedono la presenza dei nostri ragazzi, dei caratteristi e di attori con ruoli da protagonisti".

Come giudica il ruolo della FilmCommission E-R nella realtà produttiva della regione?

"Molto positivo. Da quest’anno abbiamo anche un percorso per registi, montatori e sceneggiatori e l’ente si è dimostrato attento e pronto ad offrire opportunità lavorative".

Ha iniziato a 4 anni con Benigni.

"Una bella fortuna. Poi con gli anni ho voluto studiare, cimentandomi in ruoli per la tv e per il cinema ho capito che quello che volevo fare".

E cosa significa ’essere romagnoli’ per lei?

"Un valore aggiunto. A volte diamo per scontato di essere nati in questa terra. Ho avuto la possibilità di vivere a Napoli, a Londra, a Torino ma ho scelto Santarcangelo, per tornare. Qui si respira l’opera di grandi maestri come Tonino Guerra e Nino Pedretti".

Rosalba Corti