Scabbia Rimini, focolaio in casa di riposo: contagiate dieci persone

Scoperti otto casi tra gli anziani e due tra il personale in una struttura di Bellaria. Massima allerta dell’Ausl: "Trattamento già iniziato e osservazione di due mesi"

Registrati dieci casi nella struttura bellariese. In basso, Elizabeth Bakken (Ausl)

Registrati dieci casi nella struttura bellariese. In basso, Elizabeth Bakken (Ausl)

Bologna, 26 marzo 2023 – L’incubo è divenuto realtà. I sospetti dello scorso gennaio di una recrudescenza di casi di scabbia nella casa di riposo per anziani ’La Marina’, a Bellaria Igea Marina – dopo i focolai già registrati a maggio e a ridosso di Natale 2022 –, sono risultati fondati. La struttura per anziani sta, infatti, ancora una volta facendo i conti con un focolaio di scabbia tra ospiti e operatori socio-sanitari che, stando all’inchiesta epidemiologica avviata dall’Igiene pubblica dell’Ausl a inizio marzo, ora conta dieci casi interni, di cui otto ospiti e un paio di operatori. Questo al momento il saldo dell’infestazione cutanea che è tornata a tormentare la struttura di via Pinzon dall’inizio di questo mese, quando l’Ausl Romagna ha ricevuto notifica del caso zero.

Nello specifico, i sospetti sono nati all’emergere di lesioni e sintomi sospetti in un ex ospite de La Marina, che nel frattempo è stato trasferito in una struttura nell’ambito territoriale di Cesena. Tuttavia, secondo l’Igiene pubblica: "Il periodo di incubazione dell’acaro ha ragionevolmente portato il dipartimento a pensare che potesse avere contagiato altri ospiti della struttura in cui si trovava inizialmente", specifica Elizabeth Bakken, dirigente dell’Igiene pubblica di Rimini. Da qui è partita l’inchiesta epidemiologica in struttura, con screening a tappeto su un’ottantina di persone tra ospiti e personale della casa di riposo, da cui sono emersi un totale di dieci casi con sintomi riconducibili appunto alla scabbia.

Per queste persone la settimana scorsa è stato avviato dall’Ausl il trattamento a più fasi volto a eliminare la presenza dell’acaro e si concluderà in questi giorni il primo ciclo, a cui "ne seguirà un altro poiché si tratta di un’infestazione fastidiosa e difficile da debellare, con tempi di incubazione anche molto lunghi", assicura la dirigente dell’Ausl Romagna. Per questo oltre al trattamento per i dieci casi, tutti gli ospiti e il personale della struttura per anziani sono stati posti in regime di sorveglianza per due mesi, con un ciclo di visite dermatologiche in ospedale e in loco che procede tuttora. Perciò al momento il grado di sorveglianza sulla casa di riposo da parte dell’Azienda sanitaria è massimo, teso a "intercettare prontamente eventuali futuri casi legati a questo focolaio, per evitare che la situazione peggiori", continua Bakken. D’altronde, i numeri registrati nel corso dell’ultimo anno sul solo territorio provinciale di Rimini impongono cautela e attenzione massima. "La scabbia – completa la direttrice dell’Igiene pubblica – è una patologia diffusa, che nel 2022 ha portato a rilevare in tutto 172 casi, con una trentina di focolai familiari oltre a quelli in case di riposo e in un centro di accoglienza straordinaria. Numeri in ascesa – conclude –, se pensiamo che tra il 2015 e il 2021 la media dei casi di scabbia sul territorio era di 97 all’anno".