Scavi all’ex questura: il Comune vince al Tar

Scavi all’ex questura: il Comune vince al Tar

Scavi all’ex questura: il Comune vince al Tar

Continua il braccio di ferro tra il Comune di Rimini e Ariminum sviluppo immobiliare, la società che ha acquistato per 14,5 milioni di euro all’asta l’area dell’ex nuova questura di via Ugo Bassi. Una cattedrale nel deserto vittima per anni e anni di problemi di degrado e incuria, che la cordata di imprenditori guidata dal bolognese Pietro Aicardi vorrebbe trasformare in un quartiere-giardino attraverso un complesso intervento di recupero. Si tratta del progetto ’Rimini Life’, che il 24 marzo verrà svelato ufficialmente nel corso dell’incontro al centro congressi Sgr.

La schermaglia nasce a seguito di una richiesta con cui Palazzo Garampi chiedeva di poter accedere ai terreni dell’area ex Dama, di proprietà di Ariminum sviluppo immobiliare, per lo svolgimento di indagine geologiche finalizzate alla realizzazione di 36 appartamenti di edilizia pubblica e sociale in un’area di futura espropriazione, ma attualmente di proprietà della società. Asi si è però opposta alla richiesta, appellandosi al Tar con un’istanza urgente per ottenere la sospensione del provvedimento, ritenendolo "lesivo" del diritto di proprietà. La società contesta l’invasività delle indagine geologiche richieste dal Comune, ritenendole in grado di comportare la modifica permanente dello stato dei luoghi. Allo stesso tempo, secondo Asi, verrebbe a configurarsi uno spreco di risorse pubbliche, visto che le aree che la società offre in cessione gratuita al Comune non coincidono con quelle oggetto del provvedimento. E la società, nell’impugnare il provvedimento davanti ai giudici del Tar, ha rimarcato il fatto di aver presentato all’amministrazione comunale una via alternativa all’esproprio, rendendo di fatto le analisi oggetto del contendere del tutto inutili.

Il Tribunale amministrativo regionale ha tuttavia respinto l’istanza, non ravvisando le ragioni di eccezionale gravità ed urgenza tali da giustificare l’adozione di misure interinali e provvisorie. L’impressione è che la battaglia legale sia solo all’inizio. Anche nelle scorse settimane le tensioni tra Asi e l’amministrazione non sono mancate, in particolare dopo l’annuncio della società di essere pronta a demolire l’immobile di via Ugo Bassi già a partire dal mese di giugno, dando quindi seguito all’intervento di recupero. Ma Palazzo Garampi ha deciso di rinviare la proposta al percorso del Piano urbanistico generale.