Scerbanenco al MystFest Leggerà i brani del padre

La figlia dello scrittore di origine ucraina sarà a Cattolica assieme a Lucarelli. La curatrice riceverà anche il premio ’Andrea G. Pinketts’: "Sono orgogliosa"

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Incontro con Cecilia Scerbanenco, autrice del Fabbricante di Storie Vita di Giorgio Scerbanenco (edizioni La Nave di Teseo), al Mystfest di Cattolica. In dialogo con l’autrice ci sarà Carlo Lucarelli. L’appuntamento, arricchito dalle letture dal vivo di Pino Quartullo, è per stasera alle 21 nella piazza Primo Maggio. Per l’occasione, nell’ambito della quarta edizione del Premio ’Andrea G. Pinketts’, la scrittrice riceverà il premio offerto da Sgr per la Cultura.

Cecilia, cosa ascolteremo questa sera?

"Io e Quartullo abbiamo scelto dei brani molto classici di mio padre, tratti anche da un romanzo appena uscito, ’Si vive bene in due’, che è quasi un inedito, perché pubblicato solo una volta nel 1942".

E poi arriverà il premio?

"Si, dedicato ad Andrea G. Pinketts (pseudonimo di Andrea Giovanni Rodolfo Pinketts, ndr), altro carissimo amico. Mi fa tanto piacere ricevere questo premio, dovuto a un lavoro mio, ma che prima era di mia madre, per mantenere viva la vita e l’opera di mio padre, scomparso a 58 anni".

Quali gli aspetti di suo papà a lei più cari e sottolineati nel libro?

"Innanzitutto l’aspetto del padre molto presente, serio. Ci portava all’asilo, al Luna Park non era distante come i padri dell’epoca. Poi mi è piaciuto lo scoprire i suoi anni Trenta, Quaranta e inizio Cinquanta, ricchissimi di amicizie, eventi storici, avventure e romanzi. La Nave di Teseo ha in progetto di ripubblicarli tutti".

Suo padre, romano, era nato a Kiev?

"Si, ma per problemi di freddo da piccolo svernava qua, poi è accaduto quanto sta succedendo ora, per cui mia nonna con papà è rimasta a Roma, mentre il nonno a Kiev è passato nell’esercito che voleva l’indipendenza dell’Ucraina dopo la caduta dello Zar, ma è stato massacrato nella fucilazione di massa alla caduta della città".

Orrori che si risvegliano?

"Si, perché è quello che è successo alla mia famiglia, anche con minacce alla Polonia, Paese della mia bisnonna. Ora vedo esattamente quello che è accaduto prima della Seconda guerra mondiale. Soffro molto".

Su cosa lavora adesso?

"Devo finire la riedizione dei quattro libri di Luca Lamberti, personaggio che ha fatto diventare mio papà, il padre del giallo italiano. Ai due già usciti, il prossimo inverno seguiranno I ragazzi del massacro e I Milanesi ammazzano al sabato".

Nives Concolino