"Schlein ispira voglia di cambiamento"

Oltre 500 presenze l’altra sera al centro Congressi Sgr. In sala tanti giovani: "Elly ci rappresenta, abbiamo fiducia in lei"

"Schlein ispira voglia di cambiamento"

"Schlein ispira voglia di cambiamento"

Il coraggio a Elly Schlein non manca. Portare sulle spalle il fardello di un partito polverizzato e in calo di consensi non aiuta, ma la candidata alla segreteria del Pd ha idee concrete e rappresenta bene le nuove leve di una sinistra che deve dare di più e adesso cerca di riorganizzarsi. La prova che l’irto percorso, tuttavia, si sta aprendo, è stata la grande partecipazione al dibattito che Schlein ha tenuto domenica scorsa al centro Congressi Sgr di Rimini. C’erano almeno 500 persone ed è un dato importante, sopratutto se si pensa che moltissimi erano giovani. Al fianco di Schlein si sono visti Eleonora Martello, Emanuele Bianchi e Chiara Angelini, che insieme coordinano il Comitato a suo sostegno. Sono intervenute quindi Emma Petitti presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, Mirna Cecchini sindaca di San Clemente e Chiara Bellini vicesindaca di Rimini. Quindi ha preso la parola Schlein. Discorrendo la candidata sceglie parole nette: "La nostra mozione è un progetto collettivo, che non a caso si chiama “Parte da noi”, e nasce per ricucire proprio le fratture di questi anni. Ricostruire - continua Schlein - un ponte tra le migliori energie che ancora sono dentro al Pd, e tutte quelle persone che se ne sono andate e stanno tornando". Ricucire sì, e dalla sua parte c’è la questione di "genere": a fronte di un premier donna, giovane e in aumento di consensi come Giorgia Meloni, Schelin potrebbe essere il volto giusto per rispondere e costruire anche un’opposizione valida a FdI. "Chi pensa che i temi che portiamo nella discussione siano troppi radicali, non so dove viva - dice Schlein - sulle tavole delle famiglie italiane, per prime quelle su cui il caro bollette ha pesato di più, si parla di crisi, di salari, di clima". "Radicale" lo sarà anche la politica progressista firmata Schlein? Sembra spingersi verso l’estremo sì e lo fa, forse, per rispondere all’estremo che caratterizza l’area opposta. Gli applausi la candidata, poi, se li è presi quando ha parlato della sua volontà di aprire scuole di formazione politica. "I giovani sono l’ultima possibilità e puntiamo molto su questo aspetto" erano in tanti ed è stato davvero "commovente", spiega Emanuele Bianchi del comitato Schlein. Gli fa coro Eleonora Martello "ad ogni incontro ci sono sempre più ragazzi, ed è bello finalmente vedere che la nostra generazione si senta più rappresentata in un personaggio politico. Schlein ha parlato di precarietà, del diritto a una casa. Negli sguardi delle ragazze e dei ragazzi in sala c’era la speranza". Questa adesione giovanile, lo ripetiamo, è significativa, se si pensa ai giovani che oggi non votano e non partecipano alla vita politica. E sono gli stessi giovani i più sensibili alla tematica

dell’inclusione, cara ai progressisti. "Servono i valori di sempre - ha continuato Elly Schlein -

ma serve anche una sinistra nuova. Ecologista, e femminista". Con questi temi la candidata puntella l’identità di un partito che si prefigge l’obiettivo di porsi al cospetto dell’elettorato attivo sotto un’altra veste. Forse è proprio al Pd che serve più ideologia, quando invece l’esecutivo ne ha fin troppa. "Il lavoro, l’emergenza climatica, le diseguaglianze sociali. Io sogno un Pd che si batte con questa visione", dice Schlein. Tutta acqua al mulino, vedremo se il fiume alla base lo spingerà.

Andrea G. Cammarata