Scontro Castellari-Casadei "Più selfie che consigli"

La capogruppo di Torri-Unite accusa il primo cittadino di Montescudo-Monte Colombo "Il sindaco è troppo assente"

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Volano scintille tra Elena Castellari, capogruppo della lista Torri – Unite, e il sindaco di Montescudo – Monte Colombo Gian Marco Casadei. "Anche nell’ultimo Consiglio comunale – premette la Castellari – il primo cittadino non ha partecipato ai lavori, evitando ancora una volta quel confronto nelle sedi istituzionali a cui si richiamano sempre i suoi sostenitori. Peccato che proprio in quell’occasione venisse comunicata, dal vice Tordi, l’istituzione del museo diffuso e la successiva doppia inaugurazione dei due spazi ideati in questo progetto. Inaugurazioni a cui il sindaco ha presenziato, come tutti hanno potuto vedere. Quando c’è da fare una foto e sorridere in pubblico, lui c’è sempre" è l’affondo della consigliera di opposizione. "Quando ci sono i Consigli comunali, molto meno. Lo stesso si può dire anche della assessora Esposito, soprattutto in questo periodo così caldo per la scuola, visti i tanti dubbi e le tante contrarietà dei genitori alle scelte operate nel suo settore. E questo sia per il rispetto verso l’istituzione stessa, sia per i cittadini che questa rappresenta. Ma anche verso i temi trattati, su cui non è mai possibile avere la sua opinione diretta".

Ad esempio, prosegue la Castellari, "sulla acquisizione al patrimonio comunale della chiesa di San Marco: i nostri dubbi, come abbiamo manifestato, non sono certamente sull’urgenza di sistemare quell’immobile, data la sua valenza storica e per i legami con la comunità locale, semmai sul fatto che il Comune lo acquisti sì ad un euro simbolico dalla parrocchia, ma poi dovrà gestire gli importanti e costosi interventi necessari". Per la Castellari quindi c’è spazio per un ultimo attacco. "L’ultimo punto trattato era la nomina del presidente del Consiglio: un ruolo che era sempre stato assolto dal sindaco nelle passate legislature, quindi a costo zero, e che ora avrà dei costi fissi. Sembra che la spesa possa essere a carico del Ministero dell’Interno, ma cambia poco: sono comunque soldi pubblici. Ma non erano loro i paladini dei risparmi?".