SCUOLA MEDIA MAESTRE PIE, RIMINI

Diverse attività si affidano a ’Too good to go’: è possibile acquistare a fine giornata prodotti non venduti

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Divisi per gruppi, in classe abbiamo lavorato sul tema della sostenibilità. Tema che racchiude al suo interno diversi aspetti: economico, alimentare, sociale. Abbiamo dunque verificato come il nostro territorio stia rispondendo o meno a queste problematiche. In particolare, qui ci concentreremo sullo spreco alimentare. Ma cos’è lo ’spreco alimentare’? Molti non conoscono appieno il significato di questa espressione; lo si riconduce, infatti, quasi sempre solo alla (non) consumazione del cibo a tavola. In realtà per spreco alimentare si intende qualsiasi sostanza sana e commestibile che in ogni fase della catena alimentare, invece che essere destinata al consumo umano, viene sprecata, persa o degradata. Molti cibi vengono anche buttati per via della loro forma o del loro aspetto. Tuttavia le persone non sanno che questi alimenti che vengono gettati hanno un forte impatto ambientale. Occorre tener conto delle gravi conseguenze a livello economico e naturale. Si ha forse idea di dove venga la carne che abbiamo sulla nostra tavola? Gran parte proviene da allevamenti intensivi, dove gli animali vengono mantenuti in condizioni inadeguate: uno attaccato all’altro, mal nutriti e con pochi controlli sanitari. E il prodotto, successivamente, prima di finire sui nostri piatti, viene imballato con materiali non riciclabili, che dopo l’utilizzo vengono buttati via. Occorre inoltre considerare che gettando via il cibo di qualsiasi tipo – carne, vegetali, ecc. –, in realtà si stanno sprecando anche tutte le risorse e l’energia che sono state impiegate per la realizzazione del prodotto finale. Per cercare di ridurre tutti questi aspetti negativi, al giorno d’oggi sono state progettate applicazioni apposite per combattere lo spreco alimentare. Un esempio è l’app ‘Too Good To Go’, nella quale alcune attività di ristorazione (ciascun negozio può aderire all’iniziativa) mettono in vendita prodotti non venduti durante la giornata a un prezzo ridotto. Un altro importante contributo inoltre si può dare durante la vita quotidiana, scegliendo accuratamente i prodotti da acquistare, ad esempio cercando quelli a km zero che, grazie al minor impiego di trasporti, favoriscono la diminuzione delle emissioni dei mezzi. Grazie all’acquisto di prodotti a km zero è stata valutata una diminuzione degli sprechi alimentari del 60%.

Eleonora Bozzato

Giulia Cardini

Vittoria Cartelli

Elena Di Angelo

Flavia Isola

III A