Scuole elementari, Rimini abolisce lo stradario per l'iscrizione

I riminesi potranno scegliere liberamente l'istituto dei propri figli. La vicesindaca: "Il ministero aumenti il tempo pieno"

Una classe di una scuola elementare

Una classe di una scuola elementare

Rimini, 13 aprile 2022 - Piccola rivoluzione a Rimini per le scuole elementari. Il Comune ha deciso di eliminare lo stradario come criterio per le iscrizioni alle classi a tempo pieno. Di conseguenza i riminesi potranno scegliere liberamente la scuola dei propri figli. A questo si affiancherà l'avvio di attività extrascolastiche al pomeriggio, in collaborazione con le associazioni del territorio.

Un modo, per il Comune, di andare incontro alle esigenze delle famiglie, avendo la percentuale più bassa di classi a tempo pieno in Emilia Romagna. Ad annunciarlo è la vicesindaca Chiara Bellini, con delega alle Politiche educative. Negli ultimi due anni, spiega, a Rimini sono andate perse cinque classi prime per effetto della denatalità. A questo si aggiungono "i nuovi bisogni delle famiglie", che già "da diverso tempo" iscrivono i propri figli "non più nel plesso vicino a casa, ma in quello che riesce a garantire orari più ampi (il tempo pieno) o in una zona considerata più comoda a livello logistico, spesso sulla direttrice casa-lavoro". Per andare incontro a queste esigenze, sostiene Bellini, la strada maestra sarebbe "l'ampliamento del tempo pieno", che è "uno degli obiettivi per il futuro prossimo".

Ad oggi Rimini ha una copertura "che non arriva al 25%", a causa della "dotazione di organico che è di esclusiva pertinenza del ministero dell'Istruzione". Sui servizi extrascolatici, invece, il Comune "sarebbe già in grado di dare risposta a un eventuale e auspicato aumento di nuove classi a tempo pieno", garantisce la vicesindaca, che chiede dunque "un segnale positivo a livello statale sul potenziamento dell'organico docente".

Inoltre, spiega la vicesindaca, verranno avviati "progetti educativi di quartiere che permettano l'attivazione di attività educative extrascolastiche come laboratori, aiuto compiti, sport e atelier nel pomeriggio, a partire dalla mensa, attraverso la collaborazione con associazioni e terzo settore, con cui abbiamo già avviato un confronto".