Se il razzismo colpisce la bicicletta

Giuliano Bonizzato

Nomi di ciclisti famosi e di altri pedalatori che conosciamo da vicino. Gente che sa stare in bicicletta, conosce le regole e ciò nonostante viene assassinata sulle strade. E’ una strage che lievita ogni anno in misura quasi esponenziale. Senza alcun dubbio le ragioni vanno ricercate nell’aumento del numero dei velocipedi, nella scarsità di piste ciclabili, nell’uso del cellulare alla guida. Ma esiste, a mio modesto avviso, anche una componente di carattere ‘razzista’. Sono infatti convinto, anche per esperienza personale, che per certi automobilisti chi va in bicicletta sia percepito come appartenente a una ‘specie’ diversa.