Ragazzino morto per ecstasy, chiesta la chiusura del Cocoricò

La decisione del questore arriverà non prima di un paio di giorni

Lamberto Lucaccioni, morto per ecstasy. Malore al Cocoricò (Facebook)

Lamberto Lucaccioni, morto per ecstasy. Malore al Cocoricò (Facebook)

Rimini, 24 luglio 2015 - I carabinieri sono pronti: la richiesta al questore in cui si chiedono ‘provvedimenti congrui’ contro il Cocoricò (FOTO) è stata firmata ieri sera. Tradotto dalla formula di rito, quei ‘provvedimenti congrui’ sta per «chiudete il locale». La ‘palla’ passa ora al questore di Rimini, Maurizio Improta che, viste le aspettative e le polemiche che si sono scatenate dopo la morte per overdose di un 16enne, dovrà decidere in tempi rapidi. Decidere cioè se ordinare o meno la serrata (il che sembra alquanto probabile), quando e per quanto. La decisione non arriverà comunque prima di due-tre giorni.

La scelta di Improta sarà la diretta conseguenza delle informazioni che verranno inviate dai carabinieri, e richieste dallo stesso questore, e che pare già ieri sera fossero partite per Corso d’Augusto. Una relazione che, oltre a descrivere le circostanze in cui si è verificata la morte del ragazzino (compatibilmente con le esigenze di indagine), illustra anche la storia ‘giudiziaria’ degli ultimi due anni del Cocco: gli arresti per droga, le overdose e le sanzioni per l’alcol. Concludendo che il locale crea una turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica. Informazioni al riguardo, Improta le avrebbe chieste anche alla Polizia municipale e al pronto soccorso. Insomma, una vera e propria ‘istruttoria’ per decidere il destino di una discoteca che ancora una volta finisce nell’occhio del ciclone. Ieri circolava la voce che il patron del Cocco, Fabrizio De Meis, era prossimo a dimettersi dalla carica di presidente della società, notizia poi rientrata in serata. De Meis sa che il suo locale è sul filo del rasoio, e aspetta di vedere cosa succederà prima di dire ancora una parola.

Nel frattempo gli investigatori di Riccione stanno continuando le indagini per ricostruire passo passo cosa è accaduto la notte in cui è morto Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello, stroncato da un’overdose di mdma mentre ballava sulla pista del Cocoricò. Se da una parte c’è uno spacciatore, il 19enne coetaneo, che ha confessato di avergli venduto droga sia a casa che all’interno del locale, dall’altra c’è un secondo pusher che bazzicava il Cocco di cui invece non si sa praticamente nulla. Se non che è giovane, italiano e che quella notte indossava una canotta nera. Una descrizione che potrebbe calzare alla metà dei 4-5mila giovani che sabato notte animavano la piramide.