Sempre più richieste ai centri antiviolenza

Sono quasi trecento le donne che si sono rivolte alle strutture gestite dall’associazione Rompi il silenzio nel 2022: "Giusto che si cerchi aiuto"

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Sempre più donne in cerca di aiuto, in un 2022 tragico che ha visto la città teatro di tre femminicidi. Da gennaio a ottobre sono state quasi trecento - 288 il numero esatto - le donne che si sono rivolte ai Centri antivioenza di Rimini gestiti dall’associazione Rompi il silenzio. Un dato preoccupante, anche confrontato a quello complessivo del 2021, quando le richieste si ’fermarono’ a quota 272. Sono state invece 44 le donne che, a tutto settembre di quest’anno, si sono rivolte per chiedere sostegno alla ’Casa delle donne’ del Comune, alcune delle quali poi reindirizzate ai Centri antiviolenza.

"Casi sempre più trasversali rispetto al passato – afferma la vicesindaca con delega alle politiche di genere Chiara Bellini –, non più donne con scarsa scolarizzazione, come un tempo, ma anche libere professioniste, donne emancipate. E di tutte le classi sociali. Anche donne anziane, e anziane disabili". Quest’anno le ospiti dei centri antiviolenza locali sono state 34, soprattutto giovani, 21 delle quali con minori, due in stato di gravidanza. Il Comune nota che per coloro che terminano il percorso di tutela è più difficile trovare casa, in particolare se hanno figli a carico. "Abbiamo riscontrato una difficoltà da parte loro anche quando si trovano ad avere condizioni favorevoli nella ricerca di un’abitazione, come contratti a tempo indeterminato oppure siano pronte a sottoscrivere fideiussioni alla proprietà", aggiunge Bellini. Difficoltà analoghe, precisa, riguardano in generale tutte le donne con figli. "I dati sulla violenza nei confronti delle donne anche a Rimini sono preoccupanti – il commento di Roberta Calderisi, presidente di Rompi il silenzio Rimini, a margine della conferenza stampa di presentazione delle iniziative in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre –. È sempre più importante sensibilizzare le donne a rivolgersi al centro, ma anche sensibilizzare la cittadinanza ad aiutare e supportare quelle donne che non hanno il coraggio di uscire fuori e chiedere aiuto".

è fissata a sabato 26 novembre la camminata ‘È per te’, nelle vie del centro, con ritrovo in piazza Cavour. Attorno ad essa ruota un mese di iniziative contro la violenza sulle donne dal titolo ‘Donne Coraggio’ organizzate dal Comune insieme a ‘Rete Donne Rimini’ e altre associazioni locali. "Alle tre donne vittime di femminicidio, Cristina Peroni, Noelia Rodriguez e Angela Avitabile, dopo le assemblee pubbliche e il consiglio comunale aperto, dedicheremo loro simbolicamente anche la camminata", ha aggiunto Bellini. Insieme alle tante iniziative, che spaziano dal teatro, al cinema, dai convegni agli eventi sportivi, viene segnalato il 25 novembre la firma del ’Protocollo Zeus’ tra la Questura e le associazioni che si occupano del recupero dei ’maltrattanti’. "Dopo anche una semplice segnalazione – sottolinea Bellini – la Questura può indicare un supporto di psicoterapia completamente gratuito per il maltrattante". L’iniziativa ’Protocollo Zeus’ è nazionale, il Comune di Rimini ha aderito, insieme alla Questura.

Mario Gradara