"Serve un’alternativa alla pista di pattinaggio"

Albergatori e commercianti preoccupati: "L’amministrazione non la vuole realizzare, chiediamo che ci sia un’altra attrazione di peso"

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Bruno Bianchini, presidente di Federalberghi.

Natale senza pista di pattinaggio. "Possiamo valutare l’ipotesi, ma solo se la pista verrà sostituita con un’attrazione di peso capace di attirare l’attenzione delle persone ed anche dei turisti" premette Bruno Bianchini, presidente di Federalberghi. La sindaca Angelini e gli amministratori hanno messo sul piatto l’idea di un Natale senza scivolate sul ghiaccio nella riunione con le categorie e comitati di venerdì scorso. La decisione sarebbe stata presa nelle ore che hanno anticipato la riunione dopo giorni in cui in municipio hanno cercato un modo, senza trovarlo, per coniugare l’idea di allestimenti natalizi sostenibili energetici con un’installazione che in realtà è altamente energivora. Quando gli amministratori hanno paventato alle categorie la volontà di cercare una strada alternativa alla pista, in sala è calato è il gelo. "Comprendiamo l’idea alla base degli allestimenti, ovvero la sostenibilità – prosegue Bianchini –. E riteniamo che questa non debba essere solo il filo conduttore di un evento, ma una indicazione alla quale deve tendere l’intera città anche in futuro. Detto questo non c’è una difesa della pista di pattinaggio a priori, ma non può nemmeno essere una parte mancante del progetto natalizio. Ci hanno detto che stanno valutando una installazione alternativa. Noi chiediamo che sia un’alternativa vera". Tra le associazioni c’è preoccupazione. La presentazione del calendario degli eventi è prevista per martedì. Il tempo stringe e l’idea che Riccione si presenti pubblicamente senza pista e senza alternativa, o con un progetto poco convincente, spaventa chi deve andare a vendere le camere.

"Apprezzo il fatto che è stato fatto un buon lavoro sul calendario degli enti e sulle installazioni in un periodo non semplice per tutti, non era scontato – premette Alfredo Rastelli, presidente di Confcommercio –. La pista era un must, cambiare è rischioso. Non aveva più il traino dei primi anni, ma rimaneva un’attrazione su cui l’utenza poteva contare. Posso comprendere la voglia di provare qualcosa di nuovo, cambiando offerta. Ora vogliamo capire se sarà una alternativa reale. Su questo aspetto ci hanno rassicurato parlandoci di un’installazione che oltre al divertimento dovrebbe dare anche un messaggio sostenibile. Che sia un bosco a due passi dal mare o altro vedremo. Certo è che svoltare in questo modo a pochi giorni dalla presentazione del palinsesto non è semplice". Infine la comunicazione. "Su questo aspetto – chiude Bianchini – abbiamo sottolineato come sia essenziale fare una buona campagna. Siamo già in ritardo con i tempi, bisogna correre".

Andrea Oliva