Rimini, viaggio sulle strade del sesso. "Non mandate la multa a casa mia"

Pensionato beccato con una lucciola: la nuova ordinanza fa scattare la denuncia penale

Un pensionato sorpreso mentre era appartato in auto con una lucciola: per lui scatterà anche la denuncia penale

Un pensionato sorpreso mentre era appartato in auto con una lucciola: per lui scatterà anche la denuncia penale

Rimini, 17 dicembre 2017 - Terzo cliente beccato ‘sul fatto’ dalla polizia municipale. È stato sorpreso – spiegano gli agenti della polizia municipale - con in pantaloni abbassati dentro la sua macchina insieme a una giovane prostituta bulgara di 25 anni.

L’uomo, 65enne pensionato, regolarmente sposato, si è preso l’altra sera una denuncia penale e, in base alla nuova ordinanza ‘contigibile e urgente’ del Comune di Rimini, entrata in vigore lunedì, rischia l’arresto fino a tre mesi o la sanzione di 206 euro, in base all’articolo 650 del Codice penale. Deciderà il giudice, davanti al quale dovrà comparire. Abbiamo seguito ‘in diretta’ tutte le fasi che hanno portato alla contestazione della municipale al cliente. Momento ‘clou’ della serata di pattugliamenti sul territorio, nelle vie più battute indicate nell’ordinanza, che ha preso spunto da quella di Firenze. Controlli fatti con due auto civetta e una con le insegne della pm. Gli agenti hanno intercettato i ‘sospetti’ intorno alle 22,45, notando che l’uomo aveva affiancato la lucciola in strada con la sua auto in via Marconi a Miramare, e dopo aver parlottato con la ragazza, verosimilmente pattuendo il costo della prestazione (30 euro, è emerso successivamente) l’ha caricata in macchina. Imboccando via Mosca, infilandosi in una stradina trasversale, e parcheggiando di fianco al parco. Una zona con diverse case e palazzine, nonché altre auto in sosta nella strada. Gli agenti avevano seguito la coppia fin dall’inizio, e si sono materializzati quando hanno avuto i riscontri della violazione.

Il pensionato, imbarazzato, non ha detto una parola mentre la pattuglia gli spiegava il tipo di violazione effettuata, e a cosa andava incontro. Ha solo detto, quando gli è stato chiesto se aveva un avvocato, che non l’aveva: ha chiesto un difensore d’ufficio. E ha aggiunto: «Non mandate i verbali a casa mia, ma nello studio del legale». Meno imbarazzata la ragazza, che ha solo detto agli agenti di essere appena tornata da «tre mesi in Germania, ma Rimini mi mancava, e poi qui si lavora meglio».

Il 65enne è il terzo colpito dalla nuova ordinanza. Ha esordito un ventenne ucraino lunedì sera, sorpreso anche lui con una lucciola; martedì seconda ‘vittima’, un italiano, beccato in un parcheggio ai confini con Riccione. Il nostro particolare ‘tour’ con il nucleo antiprostituzione della pm è partito alle 22. Sarà stata la pioggia, sarà stata l’ordinanza, ma le ‘solite’ passeggiatrici tra stazione e zona chiesa di San Nicolò, cinesi e nigeriane, non si vedono. Zero fino a dopo piazzale Kennedy.

Prima lucciola in via Regina Elena; un’altra a Bellariva; poco dopo incrociamo una trans (che ci saluta); altre lucciole a Rivazzurra, un’altra a Miramare; poi in via Marinelli, e al distributo prima di via Cavalieri di Vittorio Veneto troviamo un’altra prostituta, poi due bulgare. Ci spostiamo sull’Adriatica, dove vediamo una lucciola e poi un trans, vicino al boowling; vari altri trans, brasiliani (che stanno in macchina) e peruviani in via Varisco. Dove non è più il ‘carnevale di Rio’ degli anni Novanta, ma c’è movimento, almeno nel weekend. Due bulgare alla stazione di carburante Esso di Torre Pedrera, sulla Ss16. Le straniere sono in maggioranza romene, spiegano gli agenti. Cui raccontano di essere libere, e non avere ‘protettori’. In un’ora incrociamo poco meno di 30 tra prostitute e trans. Nel weekend sono aumentate rispetto ai giorni scorsi.