Sfregiata con l’acido, Gessica all’ex: "Deve vedere come mi ha ridotto"

Rimini, la miss: "La faccia mi fa sempre male, non posso lavorare e ogni mese spendo 700 euro solo per le cure"

Com'è oggi Gessica Notaro, sfregiata dall'acido (foto Angelo Van Shaik dal Daily Mail)

Com'è oggi Gessica Notaro, sfregiata dall'acido (foto Angelo Van Shaik dal Daily Mail)

Rimini, 15 aprile 2017 - Quella maschera che porta sul volto sfregiato dall’acido è la sua protezione, ma anche la sua condanna. Dovrà indossarla ancora a lungo, ma anche quando potrà farne a meno «la mia vita non sarà più come prima». Gessica Notaro torna a parlare. Di sé, della sua lotta quotidiana con il dolore, e di come sono cambiate le giornate dopo la notte del 10 gennaio, quando ha subito l’agguato con l’acido sotto casa a Rimini.

Lo fa, la 28enne riminese, in una lunga intervista al giornale inglese Daily Mail, apparsa l’altro ieri. Perché il caso di Gessica, da subito, è uscito ben oltre i confini italiani. Di lei si è parlato e si continua a parlare tanto, in Europa e perfino in Sudamerica: la bella ragazza, ex finalista di Miss Italia con il sogno di sfondare ora come cantante, sfigurata dall’ex che non intendeva rassegnarsi alla fine della loro storia.

Dall’11 gennaio Edson Tavares, il giovane originario di Capoverde accusato di averla sfigurata con l’acido, è in carcere. E il 27 aprile ci sarà la prima udienza del processo contro di lui, per le accuse di stalking nei confronti di Gessica e di un’altra persona (mentre per l’aggressione le indagini sono ancora in corso).   Non cerca vendetta Gessica. «L’unica cosa che voglio – ripete la ragazza al quotidiano britannico – è che mi guardi e veda ciò che mi ha fatto». Perché da quel 10 gennaio la vita dell’ex miss è cambiata per sempre. «Non posso prendere il sole, sono costantemente intrappolata in questa maschera e la mia faccia mi fa male tutto il tempo. Ho speso tutti i miei soldi per le medicine, ogni mezz’ora devo mettere le gocce agli occhi e idratare la pelle. Non posso più fare il mio lavoro (all’Acquario di Rimini con i leoni marini) perché non posso entrare in acqua».

Solo per le cure attuali la ragazza rivela di dover spendere più di 700 euro al mese. Per questo motivo «abbiamo aperto un conto e avviato una campagna – rivela il suo agente Mauro Catalini – per raccogliere fondi. Qualcosa è già arrivato, grazie ad alcune iniziative benefiche. Speriamo in altre adesioni, perché le cure e le operazioni che dovrà fare ancora Gessica sono molto costose».

La ragazza dovrà attendere almeno un anno per sottoporsi agli interventi di chirurgia plastica per la ricostruzione del volto, dopo le prime tre operazioni all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena, tra cui quella all’occhio sinistro, rimasto lesionato dall’acido.    «Anche quando starò meglio, avrò comunque ferite interiori per il resto della mia vita – dice ancora Gessica al Daily Mail – Rivivrò sempre la scena dell’aggessione, ancora e ancora. La mia faccia è rovinata, ma la mia bocca e il mio naso sono intatti. Mi riconosco allo specchio. Da un occhio ci vedo e la cosa più importante è che non ho perso la mia voce. Ho rischiato di perderla perché l’acido mi è finito in bocca, ma sono stata veloce a sputarlo fuori».

Nell’intervista Gessica ripercorre la tormentata fine della sua relazione con Tavares, che fino a quando erano stati insieme si era comportato bene con lei. Ma dopo «è andato fuori di testa... Se arrivavo due minuti tardi al lavoro mi mandava i messaggi chiedendomi perché non sei qui (Tavares lavorava insieme a lei all’Acquario, ndr). Mi seguiva ovunque, mi ha minacciato di tirarmi l’acido. Per questo dissi ad alcuni miei colleghi che volevo tenere un casco in macchina, perché avevo paura...».

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La sera del 10 gennaio, racconta ancora, appena uscita dalla sua macchina sotto casa «ho visto Eddy venire verso di me e tirarmi l’acido. Ha alzato il braccio per essere sicuro di averlo versato tutto. La mia faccia bruciava, ho subito perso la vista». Gessica assicura di non voler vendetta, ma giustizia. E soprattutto vuole mostrare a Eddy «come lui mi ha ridotta».