Sì all’impianto eolico e all’estrazione di gas in mare. Sì alla nuova viabilità che colleghi la costa e l’entroterra. Con l’idea di "una metropolitana leggera da Rimini a Novafeltria", e di un collegamento diretto fino a San Marino che "eviti di prendere la macchina e restare in coda sulla superstrada". Azione e il ’terzo polo’ formato con Italia viva vogliono essere "il partito del sì", con soluzioni pragmatiche per affrontare il caro-energia e i problemi di viabilità. Perché "se non prendiamo da subito dei provvedimenti Rimini e l’Emilia Romagna rischiano di essere l’epicento di questa crisi". Per questo Matteo Richetti e gli altri candidati di Azione, a partire dai riminesi Sandro Petrillo (in corsa al collegio uninominale della Camera) ed Elena Leardini (candidata all’uninominale del Senato) si propongono come "l’unico progetto politico capace di dare da subito delle risposte alla crisi energetica e alle altre difficoltà che vivono famiglie e imprese". Richetti plaude "al lavoro fatto a Rimini e ai candidati scelti", e dice convinto: "Corriamo per fare il miglior risultato possibile, anche a Rimini. Alle comunali a Roma siamo partiti da zero e siamo diventati il primo partito". La sfida stavolta è diversa "ma non corriamo per perdere". E a chi chiede la ricetta per la sicurezza Petrillo replica: "Rimini ha problemi soprattutto in estate, l’alto numero di reati è legato ai flussi turistici. Da noi c’è soprattutto un problema di microcriminalità e di baby gang. Ma il fenomeno baby gang non riguarda solo la sicurezza, è una questione anche sociale che va risolta insieme a scuole e famiglie". Anche per questo "dobbiamo garantire alle scuole – aggiunge Leardini – più fondi del Pnrr".
Manuel Spadazzi