"Si fanno assumere in albergo poi il giorno dopo spariscono"

Sul problema dei lavoratori stagionali la presidente dell’Aia va giù dura: "A causa del Covid c’è meno mobilità, ma in tanti vogliono continuare a prendere il reddito di cittadinanza"

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"Non si trovano i lavoratori stagionali", lamentano gli albergatori. "E’ falso, e non date la colpa al reddito di cittadinanza: basta pagarli e rispettare le normative e i contratti di lavoro", replica la Cgil. Il tormentone estivo sugli stagionali è servito. Con il sindacato che punta il dito contro gli imprenditori: "I contratti nella maggior parte dei casi non vengono rispettati né per la retribuzione, né per l’orario di lavoro e il giorno di riposo. Gli imprenditori dicono che mancano all’appello in Riviera 7mila stagionalI: perché allora sono solo 600 le offerte di lavoro disponibili ai centri per l’impiego?".

Patrizia Rinaldis, c’è davvero così carenza di personale o la causa, come sostiene Cgil, sta nelle condizioni di lavoro che offrite?

"La carenza c’è e i sindacati dovrebbero smetterla di difendere certe persone che hanno voglia di tutto, tranne che di lavorare. Sia chiaro: la maggior parte dei lavoratori è seria, come lo è la maggioranza degli imprenditori. Ma ce ne sono alcuni che danneggiano tutti gli altri. Posso fare un esempio concreto, capitato a me l’altro ieri?".

Prego.

"Ho assunto per il mio hotel una donna come cameriera ai piani. Giovedì la chiamo, le dico che il contratto è pronto e la aspetto per lavorare. Lei mi risponde: io

non vengo in più, ho trovato lavoro in nero per mezza giornata e se vuole vengo giusto qualche ora al mattino".

Capita spesso?

"Più di quanti si immagini. Abbiamo già avuto un centinaio di casi in questo inizio di stagione: gente che rinuncia al contratto dopo uno o due giorni di lavoro, o non si presenta affatto. Nel caso della cameriera che mi ha dato buca, avrebbe percepito circa 1.200 euro al mese (con ferie e Tfr incluse) per lavorare 5 ore al giorno 6 giorni a settimana".

Come ha risolto?

"Ero tentata di denunciarla, poi ho desistito. Sto cercando, ma è un’impresa trovare gli stagionali. Non si può continuare a dare la colpa a noi albergatori".

Come se lo spiega allora?

"Molti stranieri sono andati a fare la stagione in altri Paesi. E c’è meno mobilità, anche dal Sud, a causa del Covid. Ma c’è anche gente che preferisce continuare a percepire il reddito di cittadinanza e lavorare in nero".

Per i sindacati il problema è il lavoro massacrante e mal pagato.

"E’ falso. Il problema è che i sindacati stanno rovinando il lavoro stagionale anziché difenderlo. E io non mi siederò mai più al tavolo con i sindacati. Anzi, lancio loro una provocazione".

Quale?

"Vengano i sindacalisti negli hotel a fare i colloqui di lavoro, così toccheranno con mano. E’ vero, la stagione è corta ma il lavoro c’è e in regola: basta volerlo. Sa cosa mi ha detto la cameriera, prima di darmi buca?".

Cosa?

"Che lei sarebbe venuta a lavorare alle 8,30, e non dalle 7 alle 12 come le avevo chiesto".

Manuel Spadazzi