Si getta sotto il treno alla stazione di Riccione

L’uomo travolto dal Frecciarossa a pochi metri dal punto dove sono morte l’estate scorsa le due sorelle di Castenaso

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Un’altra tragedia si è abbattuta su Riccione in occasione del centenario, dopo la morte dei sette passeggeri del furgone del Centro21. Ieri attorno alle 18.20 un uomo di 59 anni ha perso la vita, travolto da un treno ad alta velocità Frecciarossa in transito sul binario della stazione, lo stesso dove più di due mesi fa morirono le sorelle Giulia e Alessia Pisanu, 17 e 15 anni, anche loro investite da un treno. Stando ai primi accertamenti, si sarebbe trattato di un gesto volontario compiuto dal 59enne, nato a Lecco e residente in provincia di Torino. L’uomo ha lasciato i suoi effetti personali sulla banchina della stazione: alcuni testimoni hanno poi riferito di averlo visto scendere spontaneamente sui binari e lì attendere l’arrivo del convoglio. Lungo la linea ferroviaria Bologna–Ancona il traffico è stato sospeso per consentire l’intervento dei soccorritori e gli accertamenti delle autorità, e si sono registrati ritardi dei treni regionali, InterCity ed alta velocità. Sul posto, per i rilievi, gli agenti della polizia ferroviaria. Una tragedia che ha riportato immediatamente la memoria riccionesi al 31 luglio scorso, quando alle prime luci dell’alba le sorelle Giulia e Alessia furono investite da un Frecciarossa partito da Pescara e diretto a Milano. Il tutto davanti agli occhi sconvolti delle persone ferme sulla banchina. Le indagini disposte dalla Procura di Rimini non hanno mai potuto chiarire cosa avesse spinto le due sorelle, originarie di Castenaso, ad attraversare i binari. Dubbi che nemmeno i filmati delle telecamere di sorveglianza hanno potuto dissipare, visto che la scena non è stata immortalata dalle apparecchiature. Gli accertamenti della polizia ferroviaria hanno escluso ogni qualsiasi responsabilità nell’incidente costato la vita a Giulia e Alessia. Il macchinista del Frecciarossa, alla vista delle due sagome ferme sui binari, ha aziona il suono d’allarme e il freno d’emergenza. La corsa del convoglio si è arrestata 700 metri dopo la stazione, dopo l’urto violento con le ragazzine. Giulia e Alessia avevano trascorso la notte in discoteca e si erano dirette in stazione per prendere il treno che le avrebbe dovute riportare a casa.