Si schianta in fase di atterraggio grave paracadutista riminese

L’incidente è avvenuto a Fano: Tiziano Paone, 31 anni, è stato portato in elicottero all’ospedale Torrette di Ancona

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Era l’ultimo lancio, poi avrebbe conseguito il brevetto, ma qualcosa ieri pomeriggio è andato storto, facendolo atterrare "in virata", ovvero con il corpo anziché i piedi. Inevitabile l’impatto violento con il suolo, dall’altezza di quattro, cinque metri, che gli ha provocato lesioni gravi ma per fortuna non letali. Tiziano Paone, riminese di 31 anni, è stato poco dopo soccorso dai sanitari del 118, allertati dall’istruttore che si era lanciato con lui. E’ rimasto cosciente durante le fasi del soccorso, ma le sue condizioni, risultate abbastanza gravi per la presenza di lesioni, hanno indotto l’equipe medica ad allertare l’eliambulanza Icaro, per trasportarlo all’ospedale di Torrette di Ancona. Così, poco dopo le 17, il paracadutista è stato immobilizzato sulla lettiga e imbarcato sul mezzo di soccorso, partito alla volta del nosocomio regionale. Grande appassionato di questo sport, Paone aveva raggiunto il settimo livello, dopo numerosi lanci, che gli avrebbe finalmente permesso di ottenere la licenza di paracadutista. Ieri, intorno alle 16,45, si era lanciato da 3mila metri, in compagnia del suo istruttore. Il paracadute si era aperto normalmente e lui poco dopo aveva svolto alcune delle esercitazioni previste, sotto l’occhio vigile del suo istruttore. Poi la discesa è continuata, offrendo una visuale mozzafiato, considerate le ottime condizioni meteo, fino agli ultimi metri prima di toccare terra. "E’ stato un errore di manovra – spiega Roberto Mascio, direttore della scuola di paracadutismo – che ha fatto inclinare il paracadute. Come se un aereo atterrasse con un’ala inclinata, la manovra non ha permesso che si completasse la procedura standard. Forse il giovane si è distratto, tirando troppo il paracadute da un lato, ma per fortuna l’errore si è verificato a pochi metri da terra. Di sicuro – conclude Mascio tutti i dispositivi di sicurezza del paracadute hanno funzionato a dovere, mentre le condizioni atmosferiche erano molto favorevoli ai lanci".

Marco D’Errico