Si tagliano lo stipendio per aiutare gli ucraini

Duecento dipendenti comunali si riducono la retribuzione di un’ora, donando 2.500 euro: "Di fronte al dolore non facciamo finta di nulla"

Lo hanno definito il grande cuore di palazzo Garampi. In effetti è così, perché nella solidarietà non c’è mai nulla di scontato. Ed ecco che a Rimini duecento dipendenti comunali – per la precisione 199, al momento – hanno risposto sì alla proposta solidale lanciata dalla Rappresentanza sindacale unitaria di ridurre di un’ora la propria retribuzione in busta paga (una tantum e su base volontaria, un gesto che vale una donazione di circa 2.500 euro) per sostenere le famiglie ucraine giunte sul territorio riminese a seguito della guerra. Una trattenuta a scopi umanitari che viene effettuata con un prelievo in busta paga secondo i divisori contrattuali dall’importo della remunerazione globale mensile netta, per finanziare programmi di affiancamento e sostegno rivolti ai profughi. "Una forma di aiuto inedita – spiegano gli assessori Bragagni e Gianfreda – che si integra alle operazioni che la nostra amministrazione ha messo e sta continuando a mettere in campo per prestare soccorso a una popolazione improvvisamente lacerata da una guerra incomprensibile e devastante".

L’iniziativa, che è partita il 22 aprile scorso e terminerà il 5 maggio prossimo, nel giro di pochi giorni ha raggiunto una platea superiore alle aspettative, totalizzando le circa 200 adesioni da parte dei dipendenti del Comune di Rimini, ai quali è stata inviata una mail con il relativo ‘invito’. La richiesta era stata presentata dalla Rsu all’assessore alle Politiche per lo sviluppo delle risorse umane, Francesco Bragagni, e all’assessore alla Protezione sociale, Kristian Gianfreda, che avevano dato immediatamente il loro via libera all’iniziativa. "I membri della Rsu fin dall’inizio della guerra – sottolineano i due assessori –, hanno mostrato una particolare sensibilità sul tema, che ora si concretizza in un progetto importante. L’ennesima dimostrazione di una comunità, quella riminese, che dinanzi al dolore delle persone, non si volta dall’altra parte, ma cerca di esserci e dare una mano. Il più bel messaggio di pace e vicinanza che possa esserci". A proposito di solidarietà, sabato all’hotel Margherita di Miramare è in programma una cena solidale con cucina ucraina (per informazioni 327.0715381).