
Si muovevano col loro furgone. Bianco, noleggiato e camuffato: le scritte che riportano il nome dell’azienda di car rent erano coperte con alcuni adesivi. Erano in due, si fingevano corrieri. Ma sono tutt’altro: pregiudicati originari della provincia di Napoli, di 31 e 34 anni, arrestati dai carabinieri dopo una truffa ai danni di un’imprenditrice di Coriano. Le manette per i due sono scattate nella mattinata di martedì, quando i militari della sezione operativa della compagnia di Riccione hanno colto sul fatto i finti fattorini. Una storia su cui i carabinieri, guidati dal capitano Luca Colombari, hanno fatto luce grazie a quella che nei fatti è stata un’indagine lampo.
Tutto nasce dalla segnalazione arrivata dalla responsabile di una stireria professionale con sede a Coriano: la donna ha denunciato di essere stata vittima di una truffa da parte di due persone che, la settimana prima , si erano presentate in sede per ritirare della merce, con le divise di una nota ditta di spedizioni nazionali e internazionali. I due si sono spacciati per il corriere incaricato, a quel punto si sono fatti consegnare dalla responsabile della stireria abiti per un valore di 33mila euro. Che non sono mai arrivati a destinazione, visto che i finti fattorini hanno fatto poi perdere le proprie tracce. Basta poco, però, all’imprenditrrice per rendersi conto che quanto spedito non era stato consegnato.
Ed è a quel punto che la donna allerta i carabinieri, segnalando di essere stata contattata nel pomeriggio di lunedì dai fattorini di un noto corriere, che le avevano preannunciato un nuovo ritiro nella mattinata successiva. E così è stato: a bordo di un furgone bianco a noleggio, camuffato con adesivi per coprire le scritte dell’azienda di autonoleggio, i due finti fattorini si sono presentati all’appuntamento con tanto di divise e bolla di trasporto. Una volta caricata la merce sul camion, i due non hanno fatto in tempo ad avviare il motore che hanno visto comparire davanti ai loro occhi i militari dell’Arma. È scattata una perquisizione veicolare che ha consentito di recuperare nel retro del mezzo numerose divise dei più noti vettori e spedizionieri nazionali e internazionali. I truffatori sono stati accompagnati in caserma e dichiarati in stato di arresto con l’accusa di tentata truffa e ricettazione. Hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Compagnia, prima che la loro posizione venisse valutata dal tribunale. L’arresto, ieri, è stato convalidato. E per i due, su richiesta dei carabinieri, è stato emesso dal questore un foglio di via con divieto di ritorno a Riccione per i prossimi tre anni.