"Siamo pronti a cacciare i responsabili"

Il dirigente dell’Ana, Massimo Cortesi: "Abbiamo fornito oltre 5 milioni di ore di lavoro volontario per la pandemia e il sostegno agli anziani"

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di Mario Gradara

"Al momento non ci risulta siano pervenute denunce riguardo alle presunte molestie che sarebbero state fatte nel corso dei quattro giorni della 93esima Adunata nazionale di Rimini e San Marino nei confronti di persone, donne o uomini che siano. Se queste denunce arriveranno, e saranno confermate le circostanze delle quali si parla, saremo pronti a prendere i provvedimenti del caso, arrivando a espellere gli eventuali responsabili dalla nostra associazione". Parla Massimo Cortesi, portavoce nazionale dell’Ana. Le segnalazioni che sono arrivate ad alcune associazioni riminesi riferiscono di molestie fisiche e verbali nei confronti di donne. A prescindere dagli eventuali sviluppi di natura penale delle stesse, qualora venissero trasformate in denunce, quale effetto stanno producendo queste notizie sull’Associazione nazionale alpini?

"Noi come Ana non possiamo che apprendere con grande dispiacere di questa serie di segnalazioni".

Le associazioni Non Una di Meno, Pride Off e Casa Madiba Network parlano di 160 segnalazioni di molestie raccolte sinora, e invitano a inviarne altre, da trasformare appunto in denunce.

"Come associazione nazionale alpini abbiamo 330mila soci. La legge dei grandi numeri di dice che è impossibile pensare che non ci possano essere aree grigie".

Spieghi.

"Se vai nella zona dei navigli il sabato sera a Milano trovi 5.000 ubriachi che disturbano dando vita alla movida. Lo stesso è possibile succeda per gli alpini. Con la differenza che a un’adunata il numero di partecipanti è molto più alto, anche 300mila persone. Ma vorrei anche dire un’altra cosa...".

La dica.

"Va fatta una distinzione per gli alpini con la ‘A’ maiuscola". Cioè?

"Chi si ubriaca il sabato notte non partecipata certo alla sfilata conclusiva che prosegue per l’intera giornata di domenica, con 90mila alpini in corteo. E tengo anche a sottolineare che valori come pace e solidarietà sono fondanti per gli alpini. In dodici mesi, da giungo 2020 a giugno 2021, abbiamo donato cinque milioni e mezzo di ore di volontariato per la pandemia e per il sostegno degli anziani". Torniamo ai fatti. Avete avuto segnalazioni di molestie nel corso delle quattro giornate?

"No. Noi abbiamo avuto costanti incontri con carabinieri e polizia di Stato. Non ci sono state fatte segnalazioni particolari a riguardo. Poi va detto che la percezione delle molestie verbali, che ovviamente non ci appartengono, non fanno parte della nostra cultura, è soggettiva". Canti e brindisi non mancano. "Appunto, cantare e brindare. Non però dare fastidio alle persone. Crediamo che questa adunata vada valutata anche per gli aspetti positivi. E’ stata un momento di incontro e condivisione, si sono trasmessi valori di solidarietà, pace e fratellanza. Questa è l’Associazione nazionale degli alpini".